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La Roma zittisce tutti e riparte nel segno di DESTRO

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 17-02-2014 - Ore 09:44

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La Roma zittisce tutti e riparte nel segno di DESTRO

Ci voleva. La Roma batte 3-0 la Sampdoria dopo la brutta eliminazione in coppa Italia contro il Napoli. Il mattatore della serata è Mattia Destro, calciatore contestato proprio per l’opaca prestazione del San Paolo ma autore di una bella doppietta da centravanti vero. Il primo tempo comincia con un po’ di paura, senza capitan Totti e senza le curve a dare il giusto supporto alla squadra ma gli uomini di Garcia, dopo 20’, cambiano marcia ed il match vede una sola formazione in campo. I giallorossi soffrono le ripartenze della squadra di Mihajlovic, venuto all’Olimpico per tentare il colpaccio e chiudere ogni spazio in fase difensiva. La Roma, dal canto suo, gioca a specchio con un 4-2-3-1 molto lungo e rischia in un paio di circostanze di subire gol.

Al 7’ è bravo De Sanctis a bloccare un tiro non pericolosissimo di Gabbiadini, poi la Samp si affaccia in un altro paio di circostanze davanti alla porta dell’ex Napoli ma senza creare un reale problema alla retroguardia. Passato lo spavento, la Roma cerca di attaccare in velocità una compassata difesa blucerchiata però prima Gervinho supera Da Costa ma Gastaldello salva sulla linea, quindi Strootman non approfitta di uno splendido assist di Pjanic su errore di Palombo e si fa respingere un tiro centrale dall’estremo difensore ospite. Al 42’ avvia la svolta: Gervinho si insinua nell’area della Samp e crea il panico ma Da Costa lo anticipa proprio all’ultimo ed il pallone finisce sul braccio di un difensore doriano disteso per terra ed il pallone finisce in angolo senza che l’arbitro intervenga. Sugli sviluppi del corner battuto da Florenzi, Destro colpisce splendidamente di testa e porta in vantaggio i romanisti mandando la sfera alla sinistra di Da Costa, che non riesce ad intervenire. Il primo tempo si chiude con la Roma in vantaggio di una sola rete anche se il punteggio sarebbe potuto esser più largo, nonostante i rischi iniziali. Nella ripresa, la squadra di Garcia non rientra in campo morbida come le era accaduto ultimamente ma è vogliosa di far suo l’incontro.

Al 53’ il divario tra le 2 compagini aumenta: punizione dai 25 metri di Pjanic, barriera che si apre e Da Costa che non riesce ad evitare il raddoppio romanista, poiché il pallone scende perfettamente alla sua destra. Dopo 4 minuti, la pratica viene archiviata. Sulla trequarti, Florenzi fa il Totti e di tacco serve una deliziosa palla a Gervinho, che alza la testa e cerca Destro, che riceve spalle alla porta, si gira e scarica un missile terra-aria sotto la traversa da 8 metri che a malapena Da Costa riesce a vedere. In meno di 20 minuti, Maicon e Benatia sono costretti ad uscire per infortuni muscolari. A preoccupare maggiormente è il brasiliano, che avverte un dolore al flessore della coscia sinistra, mentre per il marocchino trattasi solo di un trauma contusivo, che non dovrebbe comprometterne la presenza in campo nella prossima giornata a Bologna. A quel punto, c’è solo il tempo di annotare il secondo giallo a Gastaldello per un brutto fallo a centrocampo su Nainggolan, autore di una buona prova e l’entrata di Bastos per l’applauditissimo Destro, che la partita volge al termine. Sull’attaccante ascolano, in settimana, erano cadute molte critiche sia per l’errore al derby che per quelli a Napoli ma da un giocatore che torna dopo 8 mesi di infortunio e che ha una media realizzativa di un gol ogni 77’ cosa chiedere di più è un mistero.

Non ha ancora la malizia e la maturità di campioni affermati del calibro di Higuain, Benzema o Falcao ma il suo mestiere lo conosce molto bene, bisogna solo farlo crescere e permettergli di sbagliare senza eccessiva pressione e la Roma avrà in casa il suo centravanti da 15-20 reti per molto tempo. Per quanto riguarda la classifica, c’è da dire che la Roma ha la miglior difesa con 8 gol subiti in meno della seconda (la Juventus, ndr) ed è il terzo attacco ad una lunghezza dal Napoli, che però ha giocato un incontro in più. Il secondo posto in classifica è stato consolidato proprio in questo insidioso match contro una Sampdoria in salute ed il Napoli terzo è a 4 punti, con la Roma che deve recuperare l’incontro casalingo con il Parma. La Fiorentina è a 10 lunghezze di svantaggio, l’unica che guarda dall’alto i giallorossi è la Juventus, da 3 anni consecutivi padroni indiscussi della serie A, che vantano 9 punti in più ed un’abitudine alla vetta che agli uomini di Garcia è ancora sconosciuta. Errori ne commettono tutti, il mister in primis nella gara di ritorno in coppa Italia ed allo Juventus Stadium non ne è esente ma questi giocatori e questo tecnico vanno applauditi per i magnifici risultati che stanno ottenendo.

 

 

Fonte: Massimo De Carid

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