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La Roma è già in vacanza e il Catania ne approfitta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-05-2014 - Ore 09:30

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La Roma è già in vacanza e il Catania ne approfitta

La prima vera debacle dell’era Garcia. La Roma perde per 4-1 contro il Catania e regala ufficialmente lo scudetto alla Juventus. I giallorossi non sono mai stati in partita e dopo 20’, erano già sotto di 2 reti. La doppietta di Isco sembra svegliare gli uomini di Garcia, anche grazie alla sostituzione, avvenuta al 37’, quando il mister francese toglie Taddei ed inserisce Gervinho. La formazione romanista passa così al 4-2-3-1 ed accorcia le distanze con un gol di Francesco Totti su un bell’assist di testa di Florenzi. Si chiude con questo punteggio la prima frazione di gioco. A quel punto, tutti si aspettano un’altra Roma nella seconda parte ed invece è sempre la squadra etnea ad avere il pieno controllo dell’incontro. Prima Bergessio sfrutta una respinta non perfetta di De Sanctis, poi Barrientos realizza il gol che chiude definitivamente il match, con un sinistro da fuori area, che si insacca alla sinistra dell’estremo difensore giallorosso. Sul 3-1, Garcia prova ad inserire contemporaneamente Benatia e Bastos per uno spento Ljajic ed un Castan irriconoscibile ma niente di tutto questo riesce a dare la scossa decisiva per tornare in gara. A fine partita, lo stesso tecnico della Roma si prende le responsabilità dicendo di aver sbagliato a dare il campionato per chiuso alla vigilia del match, creando un alibi ai giocatori. Su questo punto si dovrà riflettere molto in vista della prossima stagione, quando nessun errore sarà permesso, se si vorrà arrivare al titolo, obiettivo primario per la stagione 2014-2015. La rosa andrà sicuramente rafforzata da qualche innesto di esperienza e qualità ma servirà una concentrazione massima in ogni incontro. La Champions League non sarà certamente una passeggiata, considerando anche il fatto che i giallorossi saranno inclusi in un girone che si prospetta di ferro. La prossima settimana, la Roma affronterà la Juventus ed un risultato negativo non sarebbe l’epilogo migliore di una stagione da ritenersi in ogni caso favolosa. Il prossimo campionato non sarà come quello di quest’anno per diverse ragioni: nel post-mondiale, molti giocatori tornano in ritardo e non sempre nel pieno della forma; per la prima volta, Garcia dovrà gestire 3 gare a settimana per buona parte di stagione, con la speranza che sia il più a lungo possibile; questa rosa è buona, viste le premesse iniziali ma non è competitiva ai massimi livelli; infine, le pretendenti al titolo come Inter, Napoli, Fiorentina e Milan si rinforzeranno e non sarà fatto semplice arrivare intorno ai 90 punti. Il tecnico transalpino sa benissimo tutto questo ed ecco perché preme affinché la società non venda i pezzi migliori, ma anzi rafforzi questa rosa. L’ossatura non deve essere smantellata ma c’è bisogno di 3-4 giocatori che facciano fare il salto di qualità alla squadra. Vincere è sempre il viatico migliore per dare continuità al progetto tecnico della dirigenza ed anche la Coppa Italia dovrà esser un traguardo da non trascurare. Contro il Catania, si è visto che quando la Roma ha di fronte una formazione più motivata di lei, sparisce dal campo e questo non dovrà mai accadere. La serie A non è più quella di 15-20 anni fa, quando anche un Lecce o un Brescia, potevano fare bottino pieno in casa della prima in classifica ma sottovalutare le avversarie o fidarsi troppo dei propri giocatori, a lungo andare, fa perdere qualche punto decisivo. Per quanto Conte non sia un allenatore amabilissimo, gli va riconosciuto il merito di saper tenere sempre i suoi ragazzi sulla corda e di considerare tutti sullo stesso livello. Alla Roma serviranno calciatori con fame di vittorie come lo è stato Gervinho o Strootman o Benatia e che abbiano continuità realizzative sia nel nostro campionato che in ambito europeo. I bianconeri hanno tentato di fare il salto di qualità con Carlitos Tevez, calciatore straordinario e tra i migliori nel campionato italiano ma che in Europa ha segnato 1 solo gol negli ultimi 5 anni. In difesa, Dodò ha dimostrato di essere in crescita ma che quando la squadra non gira a mille, è uno di quelli che ne risente di più. Servirebbe un esterno basso in grado di portare la stessa esperienza internazionale che ha Maicon sull’altra fascia. A centrocampo, per prima cosa bisognerà confermare i 4 migliori elementi ed aggiungere un quinto giocatore che abbia una forte presenza fisica e grande voglia di rilanciarsi sotto il profilo dell’immagine. Questo identikit porterebbe a Paulinho del Tottenham ma anche a giocatori come Ross Barkley dell’Everton o Parejo del Valencia, potrebbero fare al caso della Roma. In avanti, la priorità è un’ala mancina che giochi bene a destra, un po’ il corrispettivo di Gervinho sull’altro lato. Si è parlato di Lamela ma è una suggestione poco praticabile, oppure di Iturbe, su cui pare sia molto forte il Real Madrid ma Sabatini, in questa come in altre zone del campo, sa dove andare a cercare e quindi bisognerà pazientare sino a fine mercato perché sarà una lunga estate. 

Fonte: Massimo De Caridi

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