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Lamela, vuole arrivare da Messi con la Coppa

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-05-2013 - Ore 08:45

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Lamela, vuole arrivare da Messi con la Coppa

(Gazzetta dello Sport) Almeno lui qualche motivo per sorridere lo ha. In una Roma che, finale di Coppa Italia a parte, deve dimenticare tutto quello che ha fatto in questa stagione, c’è chi, come Erik Lamela, avrà tanti ricordi da mettere nel cassetto. Quindici gol — bottino che può essere ancora incrementato con due partite a disposizione — e una crescita, non soltanto sotto il profilo realizzativo, esponenziale. Per questo Erik ha gli occhi puntati addosso. E non solo quelli dei romanisti. 

L’INCONTRO  A Trigoria nei prossimi giorni è atteso il c.t. dell’Argentina, Sabella, che vuole parlare faccia a faccia con lui perché ha intenzione di convocarlo per la partita di qualificazione mondiale del 7 giugno contro la Colombia. Se non dovesse fare in tempo a passare da Roma, Sabella comunque incontrerà Lamela a Milano, dove è atteso per parlare anche con Ricky Alvarez e salutare il capitano dell’Inter, Zanetti. Una soddisfazione, quella della convocazione con l’Argentina, che per Lamela sarebbe il coronamento di una stagione, almeno personale, molto positiva. 

ANCORA IL CITY A San Siro, tra l’altro, ci dovrebbero essere di nuovo osservatori del Manchester City: Mancini stravede per l’argentino, i connazionali Tevez e soprattutto Aguero stanno sponsorizzando la sua candidatura e fonti inglesi parlano di un’offerta da 30 milioni che a breve dovrebbe essere recapitata sulla scrivania di Sabatini. A Trigoria, comunque, non pensano in alcun modo a una partenza di Lamela e, anzi, c’è chi scommette che con l’inizio della nuova stagione verrà rinnovato il suo contratto — scadenza 30 giugno 2016 — con un sostanzioso aumento d’ingaggio (oltre due milioni). 

MESSI E RONALDO Le attenzioni dei club più importanti d’Europa fanno ovviamente piacere a Erik, domenica di nuovo titolare contro il Milan, a cui all’andata ha segnato una doppietta. La sua però è una gioia a metà perché questi due anni di delusioni, almeno collettive, ne hanno un po’ frenato l’entusiasmo. Sognava di diventare, disse una volta in Argentina, come Cristiano Ronaldo. Per adesso si accontenta degli spot Volkswagen (ma sa che la Roma, dopo Totti, lo considera il testimonial ideale anche in previsione del Mondiale in Brasile) e dei gol, ma di trofei e soddisfazioni di gruppo neanche a parlarne. Almeno fino al 26 maggio. Il suo obiettivo è uno: presentarsi da Messi e compagni dopo aver vinto il primo trofeo italiano.

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