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L'emergenza stadi: scandali e buona volontà

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 20-06-2013 - Ore 20:15

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L'emergenza stadi: scandali e buona volontà

 REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - La vera emergenza del calcio italiano sono gli stadi: ma è inutile aspettare la legge (chi la sta riscrivendo?), bisognaimitare Juventus e Udineseche ce l'hanno fatta anche senza. 

La Juventus ha un impianto, di proprietà, modernissimo e quasi sempre pieno. L'Udinese ha raggiunto un accordo con il Comune e avrà il suo stadio in concessione per 99 anni: intanto sono iniziati i lavori per rendere più moderno e accogliente il Friuli. Sarà pronto per il campionato 2014-'15: nel frattempo il club dei Pozzo giocherà la prossima stagione a Trieste, sia per quanto riguarda il campionato sia l'Europa League. Il Sassuolo, neo promosso in serie A, giocherà a Reggio Emilia (e Squinzi potrebbe anche acquistare lo stadio). Il Napoli ha indicato come suo impianto Palermo: ma i lavori al San Paolo sono già iniziati, quasi certo che non dovrà spostarsi. Per il campionato manca ancora il collaudo statico, per la Champions i lavori chiesti dall'Uefa per adeguare la sicurezza. Ma Aurelio De Laurentiis si è impegnato in prima persona: dopo aver litigato col sindaco De Magistris ("o mi vende il San Paolo entro giugno o vado a Caserta...") ha deciso che il San Paolo sarà rifatto a sue spese. Per ora lavori di ammodernamento e basta, ma in futuro (quando?) lo stadio sarà radicalmente trasformato. Come merita. 

La Roma a luglio presenterà il suo progetto: ma non sarà una cosa semplice (tantomeno veloce) costruire il nuovo stadio. Nel frattempo c'èun accordo con il Coni, sino al 2016, per la valorizzazione dell'Olimpico. Ancora sulle spine il Cagliari: entro domani sera deve indicare l'impianto "casalingo" (bocciata l'ipotesi-Brescia, ora Cellino punta su Pisa), con la speranza che si possano fare i lavori ad Is Arenas. I tifosi sardi meritano di vedere la loro squadra in Sardegna. Lo scorso anno è stata una beffa. La Figc ha imposto ai club di indicare lo stadio prima che inizi il campionato: avrebbe dovuto farlo, tempo fa, la Lega... Quest'anno gli spettatori medi sono cresciuti, d'accordo, ma siamo ancora troppo lontani da Germania e Inghilterra. Abbiamo perso tempo a dire che il nostro è il campionato più bello del mondo: e non è vero, sia in campo che fuori. Non si può più andare avanti con lo scandalo del Cagliari o con le deroghe. Vedi il Siena, ora finito in B (e speriamo che Mezzaroma possa iscrivere la squadra: tutto dipende sempre dal Monte Paschi...). Sempre in B il neopromosso Carpi giocherà a Modena. Ma il presidente Andrea Abodi si sta muovendo su quel terreno e la Lega ha stretto accordo con club e Comuni.

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