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Lippi: "Strootman è fortissimo. De Rossi più sereno"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 05-09-2013 - Ore 14:45

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Lippi:

Rientrato a Viareggio per la sosta delle nazionali, Marcello Lippi si sta godendo la Superliga cinese, dove viaggia in testa alla classifica con 14 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine. L’allenatore delGuangzhou Evergrande, che punta alla Champions d’Asia, dopo aver vinto quella europea con la Juventus nel 1996, ha commentato i movimenti di calciomercato della finestra estiva appena conclusasi: «C’è stata un’inversione di tendenza. Per la prima volta sono arrivati i grandi giocatori, almeno più di quelli andati via. Anche se, quando ti offrono 60 milioni, su, diventa impossibile resistere. C’è una cosa che non va bene: gli stranieri. Troppi. Sono d’accordo con Prandelli. Se compri uno importante, niente da dire. Ma se compri tanto per comprare, perché il passaporto è scritto in un’altra lingua, allora no. Oltre il 50% di stranieri in campionato non va», ha dichiarato, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, l’ex commissario tecnico della Nazionale, che a proposito di giovani e degli arrivi di alcuni “big” ha aggiunto: «Ci sarà meno spazio per i futuri Gabbiadini, Verratti e Insigne che erano stati titolari in A. Ricordo quando Ciro Ferrara era c.t. dell’Under 21: convocava in B e C, non aveva scelta. Ora si rischia di tornare a situazioni del genere. E mi chiedo: perché? Perché si cercano nuovi Tevez ed Higuain? Ma questi sono due grandissimi, il meglio che è arrivato in Italia con Strootman. Questi servono, eccome. Perché completano le squadre in cui arrivano.  Non era mica facile sostituire Cavani, uno che fa 30 gol a stagione, insegue tutti, va a colpire di testa in difesa su calcio d’angolo, lotta su ogni pallone. Non c’è un altro così. Ma c’era il nuovo progetto Benitez, il cambio di modulo, e serviva il centravanti ideale: Higuain è una prima punta atipica, di gran movimento, che aprirà spazi agli altri. Perfetto.Kakà? Ma sono tanti i motivi per cui prendi un giocatore. Tecnici, e malgrado gli ultimi anni Kakà non si discute, e sentimentali. Proprio così. L’ambiente lo aspettava con entusiasmo, lui voleva il Milan. Potrebbe essere la formula vincente».

Lippi ha poi commentato le dichiarazioni di Conte dopo la partenza di Matri e le chance della Juventus: «Tutti gli allenatori la vedono così, se gli togli uno forte. Ma Marotta era stato chiaro, uno o due attaccanti ancora da vendere, e l’ha fatto. E poi bisogna anche pensare alla volontà del giocatore: magari voleva ritrovare Allegri da cui era stato già allenato. Tevez sembra fatto per la Juve di Conte. Personalità, temperamento, grinta e i gol. Ideale».

A proposito, invece, delle altre, l’esperto tecnico ha spiegato: «Mazzarri top player dell’Inter? Bella forza, io l’ho detto tre mesi fa: vale un centravanti da 30 gol. Perché sa costruire una squadra. E ho detto tutto. Rossi? Lo conosco così bene che ho già fatto mea culpa per non averlo portato in Sudafrica nel 2010. Ho sbagliato.È un bravissimo ragazzo, ha tecnica superiore e una potenza più che proporzionale al suo fisico. Montella mi sembra l’allenatore che può lanciarlo definitivamente. E si combina benissimo con Gomez, attaccante che fa un lavoro enorme per la squadra e segna anche. Ljajic? Forse qualcuno aveva bisogno di altre prove della sua bravura. Promettente ma non ancora esploso. Comunque la Fiorentina non voleva venderlo e questo dice tanto. Toni? Ecco un altro di quei colpi da maestro. Se hai le motivazioni, e trovi l’ambiente giusto, l’età può non contare. Luca è anche un ragazzo serio ed equilibrato a cui tengo particolarmente, come tutti quelli di Germania».

Sulla Roma ed i colpi “nascosti”, Lippi ha proseguito: «Un progetto che intriga. Intanto Garcia mi sembra proprio bravo. Poi De Rossi mai così sereno da anni: ha ritrovato entusiasmo, il figlio in arrivo aiuta, ma di sicuro in campo di diverte. Strootman è fortissimo: se De Rossi e Totti saranno ai loro livelli, l’olandese s’inserirà alla perfezione.Colpi “nascosti”? Emeghara al Livorno: segna sempre, un gran bell’attaccante. Poi ci sono giovani tipo Belfodil e Icardi in una squadra più impegnativa come l’Inter.Un solo consiglio: seguite tutto quello che vi dice Mazzarri. Colpi sono anche i sacrifici di Bologna e Cagliari per tenere Diamanti e Nainggolan, gente da top club».

Piccolo excursus all’estero: «Neymar? C’è solo da gestire il suo arrivo in Europa: non è da tutti integrarsi in pochi giorni in un meccanismo a orologeria come quello del Barça che, per giunta, si sta rinnovando con Martino. Neymar è un fenomeno: diamogli tempo. Bale? Siamo nell’ambito delle spese pazze che, però, hanno una ragion d’essere, scusate il paradosso. Al Madrid non c’è uno che mette i soldi di tasca sua, ma un club che ha una politica finanziaria e utili da reinvestire. Chi vorrei vedere in Italia? Falcao. Un attaccante straordinario, incredibile».

Fonte: GazzettadelloSport

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