LOTITO colpisce ancora: "La Roma c'è stata sotto tanti anni". E poi assicura: "Non vendo".
"Io sono un combattente e non un reduce. Io ho un concetto del 1918: 'il Piave mormorò, non passa lo straniero". Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, chiude alla possibilità di cedere la sua società. Il patron spiega poi la frase 'La Lazio la lascio a mio figlio', detta nei giorni scorsi, in piena contestazione dei tifosi. "Non è in senso di sfida - dice il numero uno biancoceleste -, ma nel senso di certezza nel futuro, non sono transeunte. Faccio tutto in totale spirito di servizio. Da quando sono presidente della Lazio ho avuto solo guai, rotture di scatole. Ho l'obbligo di proiettarmi in un futuro che dia ai tifosi la possibilità di sorridere". Sulla rottura con la tifoseria che domenica, nel match con l'Atalanta, ha disertato lo stadio, invece: "C'è una regia su certi comportamenti. Io faccio il presidente e dico: la squadra era fallita, ora è risanata, e detta l'indirizzo del rinnovamento del calcio italiano. Da quando ci sono io c'è una rappresentanza in Lega e Figc mai avuta nella storia. Ha una catena di negozi, una radio, una tv. La Lazio occupa degli spazi all'interno del sistema che possono non far piacere a tante persone. Quando l'ho presa, la Lazio aveva 550 milioni di debiti. Sono abituato a proiettarmi nel futuro e ritengo che la Lazio rappresenta il futuro, un futuro certo per la tifoseria sana. Oggi la Lazio è una società forte patrimonialmente. Progetto tecnico? Parlano i fatti.3 anni fa sono stato contestato per il settore giovanile. Oggi abbiamo il ranking più alto per la Primavera. Io sono colpevole solo per troppo affetto".
"La Juventus vincerà lo scudetto. Al secondo posto arriva il Napoli. Al terzo posto? Non lo so... non faccio pronostici". Il presidente della Lazio, Claudio Lotito non nomina la Roma nella possibile classifica finale del campionato. "Visto quello che è successo in Coppa Italia e domenica in campionato, penso che il Napoli dovrebbe finire secondo", spiega il numero uno biancoceleste che stuzzicato aggiunge, riferendosi ai cugini giallorossi, al momento al secondo posto in classifica: "La Roma c'è stata sotto tanti anni e non ha mai respirato l'aria europea, solo quella di Roma".
Fonte: Corriere dello Sport