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Malagò: "Felicissimi della decisione presa sullo stadio della Roma. Il Coni capace a valorizzare i propri asset"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-02-2017 - Ore 13:18

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Malagò:

Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine dell'inaugurazione del Liceo dello Sport ha parlato nuovamente dello stadio della Roma. Questo il suo pensiero:

"Siamo molto felici si sia sbloccato lo stadio, anche se perderemo un cliente molto importante per lo Stadio Olimpico. Siamo felicissimi della decisione presa sullo stadio. Sulle cubature, gli aspetti urbanistici e la viabilità non voglio dire nulla perché non ci compete. Ricordo che noi siamo i certificatori di qualsiasi impianto sportivo aperto al pubblico. Siamo coinvolti anche negli altri progetti delle altre squadre di calcio. Lo stadio della Lazio non al Flaminio? Dove farlo lo sceglie lo società. Noi come Coni siamo altrettanto felici che la Lazio possa avere il suo stadio e sosterremo il progetto, così come fatto per la Roma. Siamo i primi tifosi, a costo di perdere entrambi i clienti ma il futuro è questo. Ci sono molte città i cui stadi sono oggetto di trattative. Servono nuovi impianti, siamo tutti d'accordo. Se la Lazio non è interessata al Flaminio è una scelta da rispettare. Lo stadio del Comune e dovrà trovare una soluzione. Il derby di sera? Era ora, bisogna dare una prova di maturità. Pochi tifosi? Le dinamiche che portano poche persone ad andare allo stadio le conoscete, da una parte per questioni societarie e dall'altra per l'imposizione delle barriere. Questo è il momento di dare fiducia, di non creare problemi ed evitare incidenti. Sarebbe molto importante che entrambe le società possano avere i propri tifosi. Il futuro dell'Olimpico? Il Coni ha dimostrato di essere un'organizzazione capace di valorizzare bene i propri asset. Fino a qualche anno non c'era questo numero di concerti all'Olimpico e molti li dobbiamo rifiutare perché lo stadio è già occupato. Poi saremmo di contenti di ospitare il rugby senza l'ansia di dover montare e smontare in tempo per le partite di calcio. Poi tante altre manifestazioni sportive non possiamo ospitarle perché lo stadio è tra i più occupati in Europa, considerando anche il Golden Gala, la finale di Coppa Italia. Oggi c'è un mercato entertainment molto florido ed è un mercato forse più interessante della gestione delle squadre di calcio. Quando non ci saranno più né Roma e né Lazio si potrebbe anche fare un accordo con la FIGC come succede in Inghilterra, dove Wembley è lo stadio del calcio".

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