MANDORLINI: "Non sento la responsabilità di riaprire il campionato"

Andrea Mandorlini vive con serenità la vigilia di quella che appare una sfida impossibile. Arriva al Bentegodi una Juventus che ha raccolto qualcosa come 59 punti dei 66 a disposizione e al Verona guardano in molti, in primis la Roma, nella speranza che un colpaccio dei veneti possa riaprire il campionato. «Non sento la responsabilità di riaprire il campionato - afferma perentoriamente Mandorlini -. Io vivo questa partita solo nell'ottica Verona e nulla nel calcio è impossibile. Chiaro che loro hanno una forza straordinaria e finora con le grandi non ci è mai andata bene. Abbiamo pagato a caro prezzo gli errori commessi, ora la nostra unica arma sarà mantenere sempre altissima la concentrazione, perchè contro una squadra come la Juventus un calo di concentrazione sarebbe fatale».

Sulla formazione il tecnico non sembra avere ancora molti dubbi. «Ho intenzione di dare continuità ad Albertazzi, anche se abbiamo recuperato Agostini. I nuovi sono ottimi giocatori, Rabusic non è disponibile, perchè non è ancora arrivato il transfer. Marquinho è pronto, mi piace molto, ci darà una grande mano e anche Toni ci ha sempre dato tanto: sono convinto potrà farlo anche contro i bianconeri. Loro comunque hanno fatto dei numeri increbili e impressionanti e credo che dobbiamo affrontare questa sfida con la giusta serenità. Noi ci siamo guadagnati questo rispetto sul campo».

Mandorlini non nasconde di temere in particolare Andrea Pirlo: «Abbiamo preparato qualcosa, vediamo. Nulla di particolare. Dobbiamo limitarlo, vedremo se ne saremo capaci. Conte è il numero uno - continua Mandorlini - abbiamo caratteristiche caratteriali simili. Guida una grande squadra, si merita tutti i complimenti. Lo stimo molto». La Juventus dei record non è tuttavia, secondo il tecnico veronese, come quella di Platini. «Deve cominciare a vincere in campo internazionale, ma non tarderà a farlo».