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Marino, dg. Atalanta: "Come si ferma la Juve? Con la grinta che è nel nostor dna"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-09-2014 - Ore 12:52

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Marino, dg. Atalanta:

Pierpaolo Marino, direttore generale dell'Atalanta,mentre entrava nel palazzo sede della Lega Calcio, ha risposto ad alcune domande dei cronisti presenti in merito al prossimo incontro di campionato degli orobici contro la Juventus:

“La Juventus come si ferma? Con una grinta da Atalanta, vera, quella del nostro Dna. Gli accorgimenti tattici li fara’ Colantuono, ma contano fino ad un certo punto. In questi tre anni non ha mai lasciato nulla agli avversari. C’e’ solo da curare l’aspetto di impresa epocale da fare. Il mister sa trovare delle motivazioni che sono nel nostro Dna”.

I giornalisti hanno chiestoa Marino informazioni sul passaggio al Milan dell’ex atalantino Bonaventura:
“Ci siamo sentiti con Galliani, mi fa piacere che venga gia’ apprezzato al Milan. Ha sempre fatto bene, ha qualita’, da calciatore di primo livello ed e’ un ragazzo speciale. Sara’ molto molto utile al Milan anche perche’ piace anche ad Inzaghi ed e’ un valore aggiunto. E’ andato al Milan all’ultimo secondo perche’ non ci sono soldi. All’estero c’erano state offerte superiori, ma prima di mandarlo via dall’Italia servono cifre molto piu’ importanti. E’ bello vederlo ancora qui. Sono stato io a chiamare Galliani, visto che il Milan aveva chiuso un altro affare e si era creato un presupposto per tappare un buco improvviso. Non biasimo il Milan, l’avevo gia’ proposto ai rossoneri ma ritenevano che per caratteristiche Biabiany potesse completare meglio l’organico. Poi con Inzaghi e Galliani, insieme a Berlusconi, abbiamo trovato l’accordo in pochi minuti”. «Dopo quattro giornate quattro punti sono un buon bottino, vanno bene per noi»: è positivo il bilancio parziale dell'Atalanta secondo il dg Pierpaolo Marino che alla vigilia della sfida contro la Juventus si è già messo alle spalle la sconfitta di mercoledì sera contro l'Inter. "Abbiamo fatto una buona partita ma l'Inter ha meritato - ha detto in Lega Marino, mentre alle sue spalle passava sorridendo proprio il dirigente interista Marco Fassone - La punizione di Hernanes e il gol di Osvaldo erano azioni non regolari, o almeno ci sono dubbi ma le considero alla stregua dei due pali che ha colpito l'Inter. Sportiello? È fortissimo".

Fonte: ANSA

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