Breaking News

Marino: "Massara? Lo vedo bene come dirigente, è una mente pensante. La Roma ha fatto degli errori nel rapporto con i tifosi"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-10-2016 - Ore 11:35

|
Marino:

Il dirigente sportivo, Pierpaolo Marino, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport. Queste le dichiarazioni rilasciate all’emittente radiofonica:

Cosa pensa di questi 5 anni di Sabatini alla Roma? Come deve lavorare un ds?
“Dipende dalle situazioni, dai momenti storici dei club. Nella mia non breve carriere mi è capitato di dover fare un ruolo meramente tecnico, come nell’Atalanta, poi invece mi è capitata la ricostruzione del Napoli dove la società era da rimettere in piedi. Io credo che ogni dirigente debba fare quello che gli viene richiesto, se uno ha delle autonomie è perché gli vengono concesse. Il nostro mestiere prevede dei cicli, io ad esempio ho avuto una durata media di 5 anni. A Napoli ne ho fatti 7 ma divisi in due chiamate. Il giudizio dipende dalle richieste: se doveva fare trading è stato un buon lavoro, per i risultati invece meno”.

Nel suo tempo con la Roma, la cosa bella e quella brutta?
“Ne primo anno quando abbiamo venduto Ancelotti ed abbiamo rifatto la squadra: arrivarono tutti giocatori di Serie B. Fu ricostruita una Roma che l’anno prima non era andata bene. Poi arrivammo terzi dove Milan e Napoli si contendevano lo scudetto. Ho avuto il piacere di avere il miglior presidente della Roma, senza offesa per nessuno: Viola. Da lui ho imparato tanto”.

Rimanendo all’attualità, questa proprietà americana ha capito cosa vuol fare da grande? Lo Stadio della Roma?
“Le società possono fare degli errori e bisogna essere tolleranti, riconosco comunque il merito di aver preso la Roma in un periodo di difficoltà dopo la morte di Sensi. Secondo me certi nei rapporti con la tifoseria sono stati fatti degli errori, lo stadio non è più lo stesso. Poi sono d’accordo con il concetto di Pallotta di supportare lo scouting con le statistiche: ovviamente come supporto, non come sostituzione, un perfezionamento. Un po’ come la moviola in campo, chi lavora per lo scouting si fida molto dei proprio occhi, come gli arbitri, e se aggiungiamo quindi le statistiche a queste persone allora si migliorerebbe”.

Lei al Pescara ha portato Massara, come lo vede in questo ruolo?
“Presi Massara insieme ad Allegri dalla Serie C. Lo vedo bene da dirigente, un ragazzo che conosce le lingue e che studia. Una mente pensante… in quella squadra era un uomo di cultura e quando c’è la cultura c’è anche capacità dirigenziale”.

Fonte: Rete Sport

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom