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Massimo Giannini: "La protesta della Sud? Dissennata, mentre lo stadio a Tor di Valle lo farei di corsa"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-10-2015 - Ore 12:56

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Massimo Giannini:

"Questa stagione può segnare una svolta, ma solo se giocatori, tecnici e dirigenza si rendono conto di questa evidenza. Se la Roma non vince lo scudetto quest’anno sarà solo per colpa sua, bisogna approfittare dell’annata nera della Juventus". Queste le parole di Massimo Giannini, conduttore di Ballarò ed ex vicedirettore de La Repubblica, grande tifoso romanista, intervistato da Rete Sport.

"La società ha fatto un ottimo mercato, ha risolto con Dzeko un bel problema, la Roma dovrebbe sfruttarlo di più – ha continuato -. Anche Digne è un grande giocatore. Ora serve la mentalità, soprattutto da parte dei giocatori, è vero che serve qualche altra soluzione tattica, ma Garcia è un ottimo allenatore, non è involuto". E per il futuro? "Benatia me lo riprenderei di corsa. Conte? No, riprenderei Spalletti, in caso".

Altro problema spinoso è quello riguardante la divisione della Sud dell'Olimpico e dello sciopero ad oltranza dei suoi tifosi. Massimo Giannini, a tal proposito, afferma: "Penso che la protesta della curva Sud sia dissennata, danneggia anche la squadra. Non è la Roma che deve fare qualcosa, ma la curva stessa: dovrebbero fare dei sit-in in altre sedi, non far mancare il suo apporto alla squadra. Lo stadio di Tor di Valle? Lo farei di corsa, ma ci sono problemi finanziari e infrastrutturali. Se non si dovesse fare sarebbe l’ennesima presa in giro. Abbiamo visto molti rendering negli anni". Il voto di Giannini alla proprietà americana dal suo arrivo ad oggi è di 6.5 e lo spiega così: "L’impegno c’è e c’è stato ma possono e devono fare un po’ di più, soprattutto come peso della Roma nel nostro calcio".

"Cos’altro deve accadere per rinnovare il sistema?", - si interroga il conduttore di Ballarò -. "Le società sono messe male, i bilanci si fanno solo con i diritti tv ma la responsabilità è loro. Se non parte da lì il rinnovamento non c’è speranza". Infine, una chiosa sulla vicenda riguardante Platini e Blatter: "Anche lì è un sistema marcio, al di là delle responsabilità dei singoli che andranno accertate e penso a quelle dell’ex juventino, che dovrà comunque spiegare molte cose. Ma finché non si rimuove Blatter, chiunque va rischia di finire risucchiato".

Fonte: Rete Sport

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