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MOGGI: "Roma, ti serve una punta. Totti lo convocherei in nazionale. De Rossi? Non meritava 3 giornate"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 13-03-2014 - Ore 11:50

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MOGGI:

Ai microfoni di Qlub Radio 89.3 FMLuciano Moggi, ex dirigente di Napoli e Juventus, ha parlato della stagione dei bianconeri e della Roma.

La Juventus è al comando, ma dietro c'è una Roma che sta facendo cose straordinarie. Cosa ne pensa?
"È vero io ho visto Napoli-Roma, e c'è stato un dominio continuo dei giallorossi. Purtroppo però la Roma non è riuscita a chiudere la partita, ha mostrato una superiorità netta, ma non è riuscita a concretizzare. Quando si hanno così tante occasioni da gol, bisogna sfruttarle. Io ho una grande stima di Garcia, ma secondo me in questa occasione ha sbagliato, perché serviva un attaccante da area di rigore e non un contropiedista. Per il futuro la Roma deve rinforzare soprattutto l'attacco, serve una prima punta buona che si faccia rispetto in area in assenza di Totti".

Destro può essere l'attaccante del futuro per la Roma?
"Io sono convinto che se la Roma vuole diventare grande, Destro possa essere una buona riserva, niente di più. È apprezzabile, lavora, però non è sufficiente per quello che serve alla Roma per fare il grande salto di qualità".

Il tormentone che torna ogni quattro anni: Totti, lo porteresti al Mondiale?
"Con i giocatori di oggi, io credo che nonostante l'età, Francesco possa far parte della spedizione azzurra. Nel dettaglio non so ora come stia fisicamente, ma se stesse nelle giuste condizioni, lo farei giocare sicuramente".

Del codice etico di Cesare Prandelli che ne pensa?
"Meglio che non dico ciò che penso del codice etico di Prandelli. Per quanto riguarda la vicenda De Rossi, sono dalla parte del giocatore, perché il suo non era un pugno, non ne ho mai visto uno da dietro, ma una trattenuta fatta male. Sicuramente non meritava tre giornate".

Da cosa può dipendere la disparità di giudizio che talvolta può verificarsi da parte di alcuni arbitri?
"Gli arbitri in caso di incertezza tendono sempre a favorire la squadra più forte. Non si tratta di preferenze, ma più che altro di una sorta di sudditanza psicologica. Credo che la Juventus in questa stagione sia volata in alto perché di una spanna superione alle altre e si favorisce da sola".

Fonte: TMW

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