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Mondonico: "Domenica per la Roma sarà difficile"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-11-2016 - Ore 12:00

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Mondonico:

Questa mattina Emiliano Mondonico, ex allenatore tra le altre dell'Atalanta, è intervenuto a Roma Radio parlando del match di domenica che vede di fronte la "sua" Atalanta contro la Roma:

Roma-Atalanta di alta classifica? Merito di Gasperini? La cosa positiva penso sia quella di inserirsi nell’ambiente, di solito uno quando arriva porta il suo modo si fare ma è sbagliato bisogna fare il contrario, sei tu allenatore che devi inserirti nell’ambienti in cui arrivi, Gasperini ci ha messo un po’ ma poi ha capito. Ha trovato nel settore giovanile ragazzi maturi. Se non hai la maturità butti tutto per aria. Gli anziani devono avere entusiasmo, se pensi che devi giocare per l’esperienza giochi uno di meno. Adesso si è creato un cocktail tra giovani e esperti e i risultati arrivano. Gasperini ha plasmato la squadra nel tipico atteggiamento bergamasco, chi scende in campo dà sempre il massimo di quello che può dare. Questo è stato il grandissimo segreto di pulcinella di Gasperini che ha saputo andare dietro a quello che si è trovato. Perciò la Roma si troverà di fronte una squadra tignosa, che attacca con tanti uomini. Adesso Petagna sta facendo bene, io non ci credevo molto, i sembrava il solito centravanti grande e grosso e basta, invece è un punto di riferimento per tutta la squadra e offre a tutti la possibilità di venire avanti, di inserirsi come fa Papu Gomez. Paloschi? E’ in difficoltà in questa fase, qui gli chiedono di fare la prima punta ma è una seconda punta, giocava per fare gol e non più per la squadra e quindi adesso è difficile per lui. Papu è simile Salah, ha bel tiro quando rientra e salta spesso l’uomo. Ma il giocatore più importante di questa Atalanta è Kurtic, che Gasperini ha messo o come terzo davanti o come trequartista dietro le punte e sta facendo grande lavoro come quantità e qualità. Quindi benissimo i giovani ma Kurtic è l’uomo più pericoloso, non più giovanissimo ma si è evoluto come ruolo, da esperto della fase difensiva a fare quella offensiva. Atalanta gioca sempre per vincere? Si, non si accontenta, non basta essere più forti dell’Atalanta per batterla, si deve avere agonismo perché altrimenti vai in difficoltà, sanno sviluppare il gioco. Contro Inter e Napoli ho visto i match, sono venuti ad affrontare l’Atalanta come fosse un provinciale ed è stato il grandissimo errore di queste due squadre. Se la Roma si affiderà al fatto di essere superiore occhio. Se da una parte c’è tacco e punta e dall’altra c’è agonismo non sempre vince chi è più forte. Se fossi l’allenatore della Roma come giocherei? L’Atalanta attacca con 4 o 5 giocatori, secondo me una delle soluzioni per metterla in difficoltà sono le verticalizzazioni veloci sulle ripartenze. La Roma ha Dzeko e Salah che negli spazi non è secondo a nessuno. Non si deve permettere ai bergamaschi di mettere densità in fase difensiva, perché si chiudono e non vanno in contropiede, diventa difficile. Bisogna sfruttare l’attimo in cui attaccano e magari ripartendo sono in inferiorità. Nainggolan mi affascina e un po’ assomiglia a Kurtic con questo ruolo un po’ strano. Lui penso sia di quel tipo magari meno offensivo ma poi finalizzatore. Non sarò un duello tra lui e Kurtic ma penso sia divertente vedere come si muoveranno l’uno e l’altro. La Roma dovrebbe aspettare e ripartire? Ma si penso di si, in questo momento esistono le differenze di qualità ma il fattore agonistico, di non sbagliare l’approccio..La parola che circonda il nostro calcio è l’approccio, ma non si può sbagliare, sono gli altri che ti mettono in difficoltà magari non te li aspetti. La Roma deve affrontare la partita come la affronta l’Atalanta, allora le qualità vengono fuori. La Juve ha vinto questi ultimi campionati perché ha giocato col “tremendismo” del Toro, l’hanno trovato con Conte hanno proseguito e arrivano i risultati, giocano bene o male sono sempre là. La Roma non deve pensare che sarà facile da portare a casa col minimo sforzo, sarà difficilissima. Adesso a Bergamo si parla di Europa, perciò voglio vedere come questo discorso può essere incentivo o magari fallimento. Che penso della Roma? Ci sono squadre che vincono perché più forti e altre che per farlo devono giocare bene, la Roma è una di queste, difficilmente vince se gioca male a differenza di altre squadre. La Roma ha questa necessità. Questo è positivo ma per l’avversario è un’arma in più, si può difendere, senza giocarsela a viso aperto, ti fa giocare male per metterti in difficoltà. E più facile far giocare male gli altri che mettersi sullo stesso piano soprattutto se sono inferiore, è la tattica che usano quasi tutti e perciò non faccio una bella partita, ma faccio una grande partita per non farti giocare. Centrocampo decisivo? Si, sia per attaccare che per difendersi, la Roma è forte in fase offensiva, guarda Nainggolan, ma ogni tanto si addormenta in fase difensiva. È comunque un grande centrocampo, senza dubbio, quello di Spalletti. Così come quello del Napoli, che dovrebbe far giocare Hamsik come centravanti arretrato secondo me. Nazionale di Ventura?  Dire che gioca col 4-2-4 mi pare sbagliato, alla fine Candreva gioca come nell’Inter. La coppia davanti l’ha creata lui al Toro, vedremo. Nel secondo tempo dell’ultimo match con delle vere punte in campo abbiamo faticato molto rispetto al primo tempo. Bonaventura ottimo giocatore, viene dal vivaio dell’Atalanta, complimenti a loro. Nel vivaio atalantino crescono giocatori pronti da subito per giocare, sono giovani che pensano da adulti.

Fonte: roma radio

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