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Morte Ciro Esposito: udienza preliminare per giudizio a Daniele De Santis, madre di Ciro presente in aula: "Vedere De Santis è stato per me molto doloroso"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-04-2015 - Ore 11:49

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Morte Ciro Esposito: udienza preliminare per giudizio a Daniele De Santis, madre di Ciro presente in aula:

Daniele De Santis, l'ex ultrà romanista accusato dell'omicidio di Ciro Esposito è da oltre un'ora davanti al gup Maria Paola Tomaselli. Il magistrato deve decidere sulla richiesta dei pubblici ministeri Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio che sollecitano il rinvio a giudizio di De Santis per rispondere di omicidio e di tentativo omicidio di altri due tifosi napoletani che erano vicino ad Esposito quando De Santis sparò. De Santis è presente in aula su una lettiga, perché ancora sofferente postumi del ferimento subito quando il 3 maggio dello scorso anno ci furono gli scontri a margine all'incontro di calcio Fiorentina-Napoli valevole per la Coppa Italia. Insieme con la sorte di De Santis il gup Tomaselli deve anche decidere se per l'accusa di rissa debbano andare a giudizio i tifosi napoletani Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito.  «Vedere De Santis, questa mattina, è stato per me molto doloroso....doloroso come quando è nato Ciro. Un dolore simile a quello di quanto l'ostetrica ti prende il bambino appena nato». A pronunciare queste parole è stata Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, che partecipa all'udienza durante la quale si deve decidere se per la morte di Esposito debba essere rinviato a giudizio Daniele De Santis. «Noi familiari - ha detto Leardi - dobbiamo essere qui anche se c'è tensione in noi. Siamo sempre stati presenti perché questo è un nostro dovere». Questa mattina, prima che cominciasse l'udienza, alcuni amici di De Santis hanno incoraggiato con delle urla 'Gastonè, all'arrivo in Tribunale, ma Leardi ha detto di non aver sentito nulla. Anche l'avvocato che la assiste nel procedimento, Angelo Pisani, ha affermato: «Qui non c'è mai stato alcun segnale di pentimento da parte delle persone accusate. Dobbiamo tenere alta l'attenzione. Nessuno ha mai chiesto scusa».

 

Fonte: AdnKronos

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