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Orsato e l'importanza della parola rispetto

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-02-2014 - Ore 13:53

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Orsato e l'importanza della parola rispetto

In una sala gremita di associati, lunedì 20 gennaio, si è tenuta la riunione plenaria della sezione di Bergamo alla quale ha partecipato un ospite importante, il collega internazionale della sezione di Schio, Daniele Orsato.
La serata si è aperta con le premiazioni per alcuni arbitri bergamaschi: il presidente della sezione orobica, Paolo Donini, insieme ad Orsato, ha assegnato tre riconoscimenti ad altrettanti arbitri benemeriti di Bergamo, legati da molto tempo all’Associazione Italiana Arbitri: Bruno Pirola, da 60anni nell’AIA; Pietro Zacchetti e Guido Maraglio, entrambi con 55 anni di tessera associativa. 
Il momento è stato l’occasione per Zacchetti per ringraziare per il premio riconosciuto e per raccontare la visionatura che fece proprio ad Orsato, quando militava in Serie C, intravedendone le spettacolari potenzialità.
Dopo questa introduzione, la parola è passata a Daniele Orsato che ha tenuto un discorso, supportato da alcuni video di proprie gare di serie A, incentrato sull’aspetto comportamentale e sulla personalità di un arbitro.
L’importanza della parola "rispetto": «L’arbitro deve necessariamente ottenere rispetto in campo – ha spiegato il collega di Schio - attraverso la propria personalità e i suoi comportamenti, come dare del "lei" e mostrare fermezza già durante l’appello».
Per gli arbitri, tra i quali c’erano i molti che hanno da poco superato l’esame, le parole di Orsato hanno assunto anche il valore dell’insegnamento, della testimonianza. Il collega più esperto ha spiegato che bisogna essere intransigenti verso chi cerca di minare l’autorevolezza dell’arbitro e che è importante mostrare omogeneità di giudizio e uniformità nei confronti di tutti. Omogeneità, che bisogna cercare di raggiungere nei comportamenti anche tra arbitri stessi in modo che si seguano le medesime linee guida.
Un altro argomento affrontato è stato l’importanza della prevenzione sul terreno di gioco; «Azione di prevenzione costante e a tuttotondo, – ha continuato Orsato – l’arbitro deve saper leggere la gara e il contesto, deve saper prevenire eventuali situazioni problematiche o critiche e non essere semplicemente un giudice che interviene per sanzionare». E ha concluso affermando: «È importante essere disposti a sacrificarsi, nell’arbitraggio e nella vita, per raggiungere i propri obiettivi. I momenti "no" sono momenti di crescita che vanno affrontati e superati anche con il sostegno della sezione e sono momenti che accrescono l’esperienza e rafforzano la personalità».
Al termine della serata, gli associati bergamaschi, riconoscenti per la presenza e l’incontro, hanno colto l’occasione per porre all’importante ospite alcune domande soprattutto riguardo le esperienze vissute.

Nelle foto: un momento della lezione di Orsato; il presidente Donini e Orsato premiano l'arbitro Bruno Pirola per i 60 anni di tessera.

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