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Pioli: "Un peccato il derby senza tifosi. Può essere la partita della svolta"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-11-2015 - Ore 15:29

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Pioli:

Stefano Pioli, tecnico della Lazio, era presente in conferenza stampa alla vigilia del derby e ha parlatodel match di domani delle ore 15. Questo il suo pensiero riportato dal sito lalaziosiamonoi.it:

Quanto conta questo derby per la Lazio?
"Conta tanto, non siamo soddisfatti della nostra classifica. Conta per la partita in sé e per il nostro momento attuale". 

La squadra è pronta a diventare grande?
"È quello che credo io, i miei giocatori hanno dei valori e l'abbiamo dimostrato, ma non con la continuità necessaria. E' quello che ci manca, cerco di analizzare il mio lavoro in modo obiettivo. Io ci credo in questa squadra, se vogliamo crescere sono questi gli appuntamenti dove dobbiamo farci trovare pronti. La trasferta in Europa ci ha fatto bene, così come ritrovare la vittoria. La squadra sta bene, c'è la giusta miscela di concentrazione, determinazione e voglia di vincere la partita".

Un commento su Tagliavento?
"So che in passato ci sono state delle polemiche e decisioni non fortunate, ma lo reputo uno dei migliori italiani. Arbitrerà al meglio".

Un derby senza tifosi...
"È un peccato, il ricordo dei derby dell'anno scorso sono di uno stadio di passione e coreografie. È una situazione che va risolta, non so come, ma credo che sia molto più semplice di come stia andando. Basta lasciare a casa i tifosi che non sono tifosi". 

In Norvegia qualcuno le ha fatto cambiare idea?
"Credo che troppe volte mi prendete sul serio, sto facendo tutte le valutazioni per le formazione. Ci sono state delle prestazioni che mi sono piaciute, devo capire quanto hanno inciso sulla condizione".

È la partita più delicata?
"È delicata, ma anche la scorsa stagione ne abbiamo avute. Questa può essere una partita della svolta".

Radu terzino?
"La Roma è forte, lo sanno tutti e anche loro sanno che possono vincere. Hanno speso tanto ma noi vogliamo vincere".

Garcia ha convocato tutti. È pretattica secondo lei?
"A prescindere dai giocatori, la Roma ha il dovere di vincere per quello che ha speso. Loro pensano di poterlo fare, vedremo".

Tanta differenza?
"Sarà il campo a parlare, il derby esula dai pronostici, non ci sono favoriti. Sono partite che vanno vissute dall'inizio alla fine con concentrazione".

Si può cambiare qualcosa dal punto di vista tattico?
"Ci sono tanti modi per interpretare le gare e affrontare gli avversari. Sappiamo che sono pericolosi se possono ripartire, sono situazioni che terremo in conto. Ma abbiamo il nostro modo di fare la partita e su quello punteremo". 

Una Lazio diversa dal solito?
"Noi abbiamo delle caratteristiche, dobbiamo sfruttarle. Bassi o alti, dovremo lavorare da squadra, con compattezza e pressione sugli avversari. Se le squadre di qualità giocano con spazio diventa difficile, dovremo costringerli a giocate sporche".

I derby dell'anno scorso le hanno insegnato qualcosa?
"Ogni partita dà delle indicazioni. Il fatto di non aver ottenuto i risultati che meritavamo vuol dire che siamo mancatui in qualcosa. Dobbiamo stare dentro la partita per 95 minuti, dovremo essee molto precisi in questo. Le partite si decidono negli episodi, soprattutto i derby. Ogni pallone è quello decisivo". 

Lo stadio semivuoto condizionerà le squadre?
"È un dispiacere per tutti, questo sì e non fa bene a nessuno. Ma l'importanza della gara si sente e si percepisce, non credo ci sarà differenza. Dovremo giocare al massimo per 95 minuti". 

Senza il gol di Yanga-Mbiwa la Lazio sarebbe stata seconda. Pensa a questo?
"
Se mio nonno avesse avuto... (ride, ndr). No, non ci pensiamo. L'anno scorso abbiamo portato a casa risultati importanti, siamo chiamati a pretendere il massimo per far diventare positiva anche questa stagione. Vincere il derby potrebbe essere molto positivo".

La Lazio meritava di arrivare seconda?
"Alla fine di un campionato i risultati non mentono mai, quindi siamo soddisfatti di quello fatto l'anno scorso. Ma è il passato e non ci pensiamo, ora guardiamo al presente e al futuro".

Ha sempre detto che la partita successiva è la più importante. Cosa è cambiato dopo la partita con il Milan?
"Un allenatore intelligente, esperto e maturo deve intervenire nel momento giusto. Non tutti i momenti sono uguali, bisaogna trovare motivazioni diversi. Siamo riusciti a preparare bene la partita con il Rosenborg". 

Domani vertice alto o basso a centrocampo?
"Giocheremo in 11 e da squadra, al di là delle posizioni in campo. È determinante l'interpretazione della gara".

Chi l'uomo derby? Come sta Parolo?
"Lo possono essere tutti, l'importante è che sia una della Lazio. Parolo ha fatto una buona settimana, sarà a disposizione per domani".

Fonte: lalaziosiamonoi.it:

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