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Razzismo, la Fifa approva nuove e dure norme

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 31-05-2013 - Ore 12:30

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Razzismo, la Fifa approva nuove e dure norme

La Fifa ha approvato oggi nel suo Congresso alle isole Mauritius una risoluzione che rende più dure le sanzioni per chi commette atti di razzismo. La mozione che è stata approvata a larga maggioranza, non ha però ricevuto l’unanimità, perchè c’è stato un voto in contro (204-1). «Non so se c’è stato qualche errore nella votazione, perchè sarebbe dovuto essere il 100 percento», ha detto dispiaciuto il presidente della Fifa, lo svizzero Joseph Blatter.

Il sudafricano Tokyo Sexwale che è stato per anni nella prigione di Robben Island vicino a Nelson Mandela nella sua lotta contro l’appartheid, preferisce pensare all’ipotesi dell’errore. «Dovremmo trovare chi ha votato contro. Ma pensiamo che è stato un errore», ha sottolineato il sudafricano. «Il razzismo continua ad essere un problema nel mondo. Tutti dobbiamo dire insieme: no al razzismo». La risoluzione elaborata da un gruppo di lavoro diretto dal presidente della Concacaf, Jeffrey Webb, contempla la penalizzazione di punti, la retrocessione e l’esclusione dalla competizione nei casi più gravi. Prima della votazione, tuttavia, Blatter ha dovuto chiedere la modifica del testo che era stato reso pubblico martedì dopo la riunione del comitato esecutivo. Secondo il testo, il primo atto di razzismo o discriminazione dovrebbe essere penalizzato con un «avvertimento, multa e/o la disputa di una partita a porta chiuse». «Per i recidivi o incidenti gravi, si dovrebbe applicare la riduzione di punti o l’espulsione dalla competizione», determina la risoluzione.

Circa due settimane, il presidente della Fifa, Joseph Blatter, considerò eccessivamente moderata la sanzione di 50.000 euro alla Roma per alcuni cori razzisti. Nella risoluzione della Fifa vengono contemplate anche le sanzioni per episodi di razzismo di tesserati, giocatori o allenatori, con un minimo di cinque giornate di squalifica, una regola che precedentemente veniva applicata solo alle partite della nazionale. Blatter ha detto di sperare che la nuova normativa possa «inviare un segnale forte ai razzisti, che il loro tempo è scaduto».

Il numero uno della Fifa ha anche detto che diversi eventi deprecabili quest’anno avevano «gettato una lunga ombra sul calcio e sul resto della società. Parlo della politica dell’odio – razzismo, ignoranza, discriminazione, intolleranza, pregiudizio maschile-. Quella forza incivile, immorale e autodistruttiva che tutti detestano», ha aggiunto Blatter. Secondo la nuova normativa le federazioni devono inoltre organizzare programmi educativi contro il razzismo, mentre degli osservatori assisteranno alle partite per documentare i comportamenti razzisti.

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