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Reja frena Garcia, Roma sorride solo per Verona

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-02-2014 - Ore 18:24

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Reja frena Garcia, Roma sorride solo per Verona

Sognava lo sgambetto alla Roma, Edy Reja, ma il pareggio era il risultato a cui puntava ed è stato accontentato. Il derby della Capitale finisce 0-0, Reja mantiene la sua imbattibilità da quando è tornato sulla panchina biancoceleste (unico k.o., quello con il Napoli in coppa Italia). La Roma non approfitta del mezzo passo falso della Juventus che torna da Verona con un pareggio, ma se è un'occasione mancata come dice Garcia o una giornata comunque positiva è difficile stabilirlo con certezza. Stando al boato con il quale la Curva Sud ha accolto il pari del Verona alla fine, delle due la seconda: il distacco tra bianconeri e giallorossi resta invariato, 9 punti, e tiene il Napoli a distanza di sicurezza (+4), in attesa del recupero della gara contro il Parma, sospesa sette giorni fa per impraticabilità di campo.

Il derby, si sa, è una partita a se stante, quello di questo pomeriggio all'Olimpico non finirà negli annali del calcio: la Lazio ha pensato soprattutto a non subire, la Roma si è resa più pericolosa nell'arco dei 90 minuti, ha cercato il guizzo vincente ma non è riuscita a mettere a segno il colpo del ko. L'unico vero sussulto, lo regala Gervinho al 24' del primo tempo quando va in gol ma la rete viene annullata per un fuorigioco, millimetrico, prontamente segnalato dall'assistente di Orsato, Cariolato.

Dopo la bacchettata della vigilia a Reja sul ruolo degli allenatori che sono anche educatori, Garcia conferma la squadra che aveva iniziato la sfida con il Parma rilanciando dal 1' Pjanic, Florenzi e Totti. Sul fronte opposto Reja schiera il tridente offensivo Candreva-Klose-Keita ma torna alla difesa a quattro rilanciando Konko, mentre a centrocampo Gonzalez prende il posto dello squalificato Biglia. La gara è equilibrata, i biancocelesti sono tatticamente più ordinati mentre la Roma è più incisiva e va vicina al vantaggio almeno in tre occasioni nella prima frazione di gioco. Al quarto d'ora, Florenzi servito da Maicon ha una buona occasione ma il suo tiro al volo è alto. Al 24' c'è il gol annullato a Gervinho, poi alla mezzora ci prova Totti, al volo da 20 metri ma senza successo. La Lazio più che ad attaccare pensa a frenare la Roma. Al 36' Gonzalez prova a sorprendere De Sanctis dalla distanza ma la conclusione è di poco alta. Di spettacolo all'Olimpico se ne vede poco, da una parte e dall'altra. In compenso si vedono tanti errori da una parte e dall'altra, palle perse e approssimazione.

La ripresa si apre nel segno della Roma e del ritorno in campo di Stefano Mauri, otto mesi dopo l'ultima partita giocata, la finale di coppa Italia dello scorso anno e la squalifica per il calcioscommesse. I giallorossi partono all'arrembaggio e si rende pericolosa con Pjanic (9') e con Totti dalla distanza. La Roma spinge, la Lazio cerca di limitare i danni. Garcia vuole i tre punti e nel finale schiera contemporaneamente Ljajic, Destro e Gervinho.

Occasione sprecata dalla Roma che nel derby con la Lazio non va oltre lo 0-0 e non approfitta del pareggio in extremis del Verona con la Juventus, mantenendo inalterata la distanza in classifica tra le due compagini. La Roma di Garcia ci prova fino alla fine a sbancare l'Olimpico ma la difesa accorta alzata da Reja regge l'urto dell'attacco giallorosso, nel finale, in campo con Destro, Ljajic, Gervinho e Bastos, con il brasiliano che fa tremare la porta di Berisha in due occasioni (40' e 41'). La Lazio pericolosa con un lancio di Mauri in area per Klose, anticipato in uscita coi pugni da De Sanctis. Finisce 0-0, dalla Sud si leva un boato, è quello per il pareggio tra Verona e Juventus ma resta il rammarico per un'occasione persa. Ora per la Roma è già tempo di coppa Italia, con la semifinale di ritorno mercoledì a Napoli.

Fonte: Ansa

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