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Report Calcio 2013 - La situazione finanziaria del calcio italiano. Oltre un miliardo di euro al Fisco

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-04-2013 - Ore 19:11

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Report Calcio 2013 - La situazione finanziaria del calcio italiano. Oltre un miliardo di euro al Fisco

(ASCA) - Diversi segnali confortanti che inducono all'ottimismo, da una gestione economica piu' accorta da parte dei club alla crescita del valore di produzione che supera l'aumento dei costi, senza pero' dimenticare le criticita' del sistema, prima tra tutte la situazione delicata dell'impiantistica e il conseguente calo di ricavi da stadio e affluenza di pubblico. E' quanto e' emerso in occasione della presentazione del ''Report Calcio'' 2013, il rapporto sul movimento calcistico italiano relativo alla stagione 2011/2012 giunto quest'anno alla sua terza edizione.

Nella sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza dei massimi dirigenti della Federazione, compresi i membri d'onore Franco Carraro e Antonio Matarrese e il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, e dei rappresentanti di tutte le componenti, il presidente della Figc Giancarlo Abete, il segretario generale dell'Arel On. Enrico Letta ed Emanuele Grasso in rappresentanza di PricewaterhouseCoopers, hanno sottolineato quanto emerge dai dati forniti dalla pubblicazione elaborata dal Centro Studi della Figc con il supporto di tutte le componenti della Federazione, in collaborazione con Arel-Agenzia di Ricerche e Legislazione e con PricewaterhouseCoopers.

Tanti i numeri su cui riflettere a cominciare dal costo della produzione, cresciuto del 4,9%. La crescita dei ricavi non e' ancora sufficiente a garantire un risultato in positivo, ma le societa' hanno avviato un circolo virtuoso: le perdite, cresciute nel quinquennio, sono infatti diminuite del 9,8% negli ultimi 12 mesi.

''Si intravedono segnali di ''non continuita'' con il passato - ha sottolineato Emanuele Grasso - e si sta creando valore.

Analizzando i principali dati economici finanziari in un periodo che va dal 2007 al 2012, possiamo osservare che la svolta c'e' stata nel 2009, anche grazie all'introduzione dei principi del fair play finanziario''. La stagione 2011/2012 si e' anche contraddistinta per l'inversione di tendenza riscontrata in termini di stabilita' finanziaria, con il patrimonio netto delle societa' che, dopo anni di continue erosioni, e' sensibilmente migliorato. I diritti tv continuano a rappresentare la principale fonte di ricavo dell'industria calcio (990,7 milioni nel 2011/2012), pari a circa il 37% del totale del valore della produzione.

''La competitivita' del nostro sistema - ha spiegato Enrico Letta - passa anche dalla capacita' di sviluppare questo mondo e sarebbe davvero un peccato se questa legislatura non fosse in grado di occuparsene''. Il Segretario Generale dell'Arel ha evidenziato il rafforzamento della base giovanile, senza dimenticare le problematiche legate all'anzianita' degli impianti italiani.

Non si ferma infatti la flessione progressiva dei ricavi da stadio, scesi a 230,2 milioni (186,4 in Serie A), ma se la massima serie ha fatto registrare nell'ultima stagione un nuovo calo del 6,5% di presenze, in Serie B gli spettatori sono cresciuti del 22,8%. Resta evidente l'inadeguatezza degli impianti, che tra Serie A e B hanno un'eta' media di 57 anni.

''Nonostante le difficolta' infrastrutturali - ha dichiarato Giancarlo Abete - non dobbiamo dimenticarci che siamo al sesto posto nel mondo come presenza negli stadi davanti a paesi come Brasile, Argentina e Stati Uniti. Non nascondiamo i nostri problemi, ma dobbiamo avere fiducia nel futuro, senza entrare in una logica di pessimismo che non ci deve appartenere''. Il presidente federale ha ricordato che il calcio professionistico versa all'erario 1 miliardo e 70 milioni, sottolineando anche i segnali confortanti che arrivano dai dati sulla sicurezza, con la stagione 2011/2012 che ha visto un significativo calo delle partite in cui si sono verificati incidenti (-7,7%) e una forte diminuzione del numero di persone denunciate e arrestate (-21,6% e -44%): ''Grazie all'impegno delle Forze dell'Ordine abbiamo avviato un percorso virtuoso - ha detto Abete, che ha anche ricordato il supporto sempre fornito dal Prefetto Manganelli - ed il calcio svolge un ruolo importante anche nell'integrazione, basti pensare ai 50 mila cittadini non italiani che giocano a pallone e alla crescita del numero dei bambini stranieri al loro primo tesseramento (quasi 10mila nel 2011/2012)''.

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