Breaking News

Respect Diversity, videomessaggio di tanti campioni contro il razzismo

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-09-2014 - Ore 14:43

|
Respect Diversity, videomessaggio di tanti campioni contro il razzismo

Un videomessaggio di campioni come Messi, Ronaldo, Ribery, Neymar, Ozil, Boateng, Bale, Cavani ma anche l'arbitro italiano Rizzoli che unisce il calcio contro il razzismo ha dato il via a Roma al Respect Diversity 2014, la conferenza organizzata dalla Uefa per favorire la lotta alle discriminazioni e all'intolleranza nel calcio. Ad inaugurare i lavori della due-giorni è il presidente della Uefa, Michel Platini. Tra i relatori è previsto l'intervento del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che spiegherà ai circa 200 delegati europei le iniziative del club bianconero contro le discriminazioni. Presenti all'Hotel Parco dei Principi l'ex presidente della Figc e attuale vicepresidente Uefa, Giancarlo Abete, il vicepresidente vicario della Federcalcio e numero uno della Lega di Serie A Maurizio Beretta, il dg della Roma Mauro Baldissoni e Pierluigi Collina, designatore degli arbitri della Uefa. La parola passa a Platini, presidente della Uefa, che chiude l'apertura del convegno: Si è chiuso il discorso d'apertura di Platini: "L'Italia si è trovata di fronte a molte controversie sul razzismo. Il caso Boateng che ha fatto abbandonare una partita al Milan, i lamenti di Balotelli, passando al caso Tavecchio sul quale l'UEFA ha aperto un'inchiesta. L'UEFA condanna ogni discriminazione. Rispetto è la parola chiave". "Il calcio è un esempio straordinario della società mista e delle diversità, come si può vedere da un campo di periferia a una partita di Champions. L'Europa del calcio del maschio bianco e maschista è finita e per fortuna non tornerà"La conferenza che ho l’onore di presiedere - aggiunge l'ex calciatore della Juve - è la quarta di questo tipo in undici anni e nè io e nè la Uefa pensiamo di poterci inorgoglire di questa ripetizione. Dobbiamo essere onesti, è la constatazione di un fallimento: il razzismo in tutte le sue forme appartiene sempre al presente delle nostre società e del calcio tuttavia la Uefa è la prima organizzazione sportiva a mettere all’ordine del giorno sistematicamente la lotta a questi flagelli”. Platini ha spiegato quindi che il “calcio è il riflesso fedele delle correnti d’idee del nostro continente. Lo specchio un po’ deformante ma fedele della nostra società che rispecchia qualità ma anche difetti, fenomeni negativi come l’onnipotenza del denaro e l’arroganza dei ricchi. Bisogna riconoscere  che in Europa del Nord e del Nord-Ovest si sono resi conto prima che il nostro sport non poteva restare indifferente. E che il calcio poteva rispondere al meglio a questo flagello", ha concluso Platini.

Fonte: ANSA

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom