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Riparte la serie A, curve sotto esame

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-08-2014 - Ore 16:07

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Riparte la serie A, curve sotto esame

Occhio agli striscioni e orecchie aperte per captare i cori. Nella prima giornata del campionato di Serie A, che si apre nel prossimo weekend, i protagonisti non saranno solo i calciatori. Sugli spalti, in particolare in curva, si giocherà con nuove regole. Il primo Consiglio federale presieduto da Carlo Tavecchio, infatti, ha varato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale intervenendo sui testi degli articoli 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. In sostanza, «non costituisce più comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, la condotta che direttamente o indirettamente comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale». I cori beceri inneggianti al Vesuvio, che nella scorsa stagione hanno provocato la chiusura ripetuta di diversi settori, nel prossimo campionato non porteranno automaticamente all'adozione di provvedimenti drastici a carico delle società. L'annata calcistica sarà caratterizzata anche, se non soprattutto, dalla rinnovata versione del Daspo prevista dal Decreto Alfano. 

Il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, potrà «essere applicato anche nei confronti dei soggetti che risultano condannati o denunciati non solo per i reati da stadio, ma anche per tutti i delitti contro l'ordine pubblico, nonché per i delitti di comune pericolo mediante violenza». Rivisti, in particolare, i termini di durata del divieto: «La durata minima è di tre anni, mentre il provvedimento inibitorio ha una durata da un minimo di cinque ad un massimo di otto anni per quei soggetti che sono già stati destinatari di una analoga misura». Viene punita con il Daspo la condotta violenta di 'brancò, anche se commessa all'estero, e il 'capo brancò è punito con un provvedimento di durata minima di tre anni. La sanzione di gruppo, ad esempio, può scattare in caso di esposizione di striscioni, cartelli e immagini che «incitino alla violenza». Nel corso della stagione, il contrasto alla violenza si baserà anche sull'attività dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. L'organismo presieduto da Alberto Intini si è riunito il 1° agosto compiendo il primo passo significativo: ha «richiesto alla Lega Calcio di prevedere che le gare tra le squadre di Napoli e Roma ed i derby romani siano collocati in orario diurno».

 

Fonte: Adnkronos

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