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Rissa e minacce in Atalanta Empoli che finisce 2-2 - “Denis ha rotto il naso a Tonelli con un pugno”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-04-2015 - Ore 17:40

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Rissa e minacce in Atalanta Empoli che finisce 2-2 - “Denis ha rotto il naso a Tonelli con un pugno”

Atalanta-Empoli finisce malissimo, con scene da far west negli spogliatoi, tra pugni, minacce di morte e denunce in una rissa che ha visto come protagonisti principali Denis e Tonelli scoppiata al termine della partita finita sul 2-2. A raccontare per primo quanto accaduto è il capitano dei toscani Massimo Maccarone, che entra come una furia in sala stampa e accusa: «È accaduto un fatto veramente brutto. Cigarini è arrivato e ha chiamato Tonelli. Dietro c'era Denis, che ha colpito il mio compagno con un cazzotto. Gli ha rotto il naso. E poi qualcuno ha spento la luce, forse per consentire a loro la fuga. Noi faremo denuncia». Si scatena il caos: i giornalisti corrono dal direttore generale dell'Atalanta Pierpaolo Marino, che ribatte: «Denis ha avuto una reazione scomposta, ma Tonelli in campo e nel tunnel l'aveva minacciato di morte. Non solo lui ma anche la sua famiglia e i suoi figli. Non è un pazzo, è stato provocato. Lui ha sbagliato ma questi sono avvertimenti di tipo mafioso. Siamo comunque contenti che Tonelli non si sia rotto nulla, ha solo un'escoriazione. La luce spenta? Nel cercare di sedare gli animi qualcuno ha urtato per sbaglio l'interruttore». Denis si era fermato dopo il fischio, intervistato dalle tv. Appariva tranquillo. Poi è sceso nel tunnel, dove a quanto pare Tonelli si era fermato ad aspettarlo. E si è scatenato il parapiglia. Peccato, perchè sul campo la partita era stata divertente, con l'argentino autore del 2-2 al 93'. A conti fatti l'Empoli getta via tre punti che l'avrebbero messo definitivamente in salvo. Il pari fa però compiere a entrambe le squadre un altro balzo verso una salvezza sempre più vicina, ma la differenza sta nel passo. Esitante e scostante quello dell'Atalanta, elegante e a tratti spettacolare quello dell'Empoli. I due gol toscani sono il risultato logico del gioco espresso, quelli bergamaschi sembrano più che altro frutto della voglia di non arrendersi. Prima del fischio il pubblico applaude Luca Messi, il pugile bergamasco che ieri sera ha dato l'addio ai guantoni. La sua presenza ispira l'Atalanta, che costringe subito l'Empoli a bordo ring. Estigarribia prova a piazzare il destro dopo 5 minuti, senza metterci però la forza necessaria. Moralez e Gomez provano ad accelerare, ma i toscani sono corti e ben chiusi. Nella prima mezz'ora l'Empoli controlla, l'Atalanta attacca ma senza pungere. La squadra di Sarri coglie le difficoltà bergamasche e ne approfitta: al 41' Saponara triangola con Pucciarelli, urta Stendardo in modo giudicato regolare e solo davanti a Sportiello, lo batte con il destro. Nemmeno il tempo di esultare che l'Atalanta pareggia: Laurini anticipa Moralez in area, la palla scivola verso Gomez che segna a porta vuota il suo primo gol con la maglia atalantina. L'Empoli non ci sta. Botta immediata di Maccarone, parata di Sportiello e Pucciarelli mette sopra la traversa. L'Empoli parte più convinto anche nella ripresa e al 60' colpisce ancora. Croce vola via e mette in mezzo una palla che taglia tutta la difesa atalantina. Sul secondo palo sbuca Maccarone che firma con freddezza il 2-1. L'Atalanta sbanda: ancora Maccarone centra in pieno il palo con Sportiello battuto. Reja prova a dare la scossa inserendo D'Alessandro e Bianchi: fuori Gomez e Estigarribia. Zielinski sbaglia il colpo del ko e l'Atalanta acciuffa il pari all'ultimo assalto. Sepe regala l'angolo, Denis di testa mette nell'angolino la palla del 2-2. Poi, negli spogliatoi, scoppierà il finimondo

Fonte: ansa

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