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Risse, multe e creste ecco il top delle "Balotellate"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-07-2014 - Ore 18:03

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Risse, multe e creste ecco il top delle

Dalle infinite risse in campo e fuori agli incidenti con le sue auto da favola, passando per la casa andata in fiamme, il gossip a non finire e le uscite imbarazzanti sui social network. Passano gli anni, le squadre, gli Europei e anche i Mondiali, ma Mario Balotelli è sempre lui: sotto i riflettori sempre e comunque. Tutto quello che fa finisce sotto la categoria 'balotellatè, pronte a rimbalzare sul web e fare il giro della rete. L'ultima in ordine di tempo è la foto postata su Instagram che ritrae l'attaccante del Milan mentre prende la mira con un fucile puntato, corredata da una 'minaccià»un grande bacio a tutti coloro che mi odiano«), è di certo destinata a entrare nella top ten delle bravate che lo riguardano e a far preoccupare il nuovo tecnico rossonero Filippo Inzaghi. Che Balotelli potesse prendere questa deriva, tra il reale e il virtuale, lo si era notato fin dai primi tempi all'Inter, quando litigava furiosamente con l'allenatore di turno (prima Roberto Mancini e poi Josè Mourinho) e con i compagni, fino a irridere i tifosi nerazzurri sbandierando ai quattro venti che la sua squadra del cuore era, invece, il Milan. Il passaggio in Inghilterra non lo ha certo calmato. Come non ricordare l'incendio della sua casa a Manchester alla vigilia del derby: i pompieri sono chiamati d'emergenza a casa Balotelli per spegnere le fiamme nel suo bagno dopo l'esplosione di fuochi pirotecnici. Si dirà sia stata colpa di un amico. Sempre ai tempi del City Balotelli e il compagno Richards vengono ritratti mentre arrivano alle mani in allenamento, e diventa una specie di 'cult' la celebre maglietta mostrata in Inghilterra dopo una sua rete in occasione del derby contro lo United. SuperMario, senza esultare troppo, si tira su la maglia del City, e mostra una t-shirt con la scritta »Why Always Me? «(perchè sempre io), come a chiedere: perchè ce l'avete tutti con me?. Altra bravata in terra inglese quella che lo vide protagonista del lancio delle freccette ai giocatori della primavera del City che si stava allenando. Difficile ricordare tutte le infrazioni al codice della strada con le sue supercar o le uscite a vuoto sui vari social. Durante i primi giorni del Mondiali Balotelli aveva fatto parlare di sè prima con l'annuncio del suo matrimonio con Fanny su twitter (con tanto di foto dell'anello e del luogo, una spiaggia brasiliana, del fatidico sì), poi con le immagini della sua ultima bizzarra pettinatura, la cresta bionda confezionata dopo l'eliminazione degli azzurri, e infine con uno sfogo via Twitter proprio dopo la debacle della nazionale con l'Uruguay: »gli africani - c'era scritto sul post dell'attaccante del Milan e dell'Italia - non scaricherebbero mai un loro 'fratellò. mai. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. Vergogna non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. Vergognose sono queste cose. Italiani veri! Vero?

Fonte: ansa

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