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7/10/1973 – La prima volta di ‘Ago’

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-02-2019 - Ore 17:00

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7/10/1973 – La prima volta di ‘Ago’

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - 7 ottobre 1973: una data che non dirà molto ai più ma a suo modo leggendaria all’interno della storia romanista.

Era appena iniziato il campionato che sarebbe stato vinto dalla Lazio di Maestrelli e Chinaglia.

I tifosi giallorossi non sapevano che proprio quel giorno sarebbe andato in gol per la prima volta un campione  che sarebbe poi in breve tempo divenuto Capitano e campione d’Italia, oltre che immensa ed indimenticabile bandiera: Agostino Di Bartolomei.

Quel giorno la compagine romanista andava ad affrontare il Bologna all’Olimpico, con in panchina il “filosofo” Manlio Scopigno.

Per l’allenatore che aveva portato il tricolore in Sardegna grazie a Riva e company, non sarebbe stato un periodo felice e presto sarebbe stato sostituito dal grande Barone Liedholm.

Le cose non andarono subito per il verso giusto e il Bologna al 16′ andò in vantaggio grazie ad un goal di Ghetti.

Mancava Capitan Cordova, e il compito di creare gioco toccava proprio a quel ragazzo silenzioso e carismatico nato a Tor Marancia, dotato di un tiro micidiale, che aveva fatto il suo esordio in un Inter-Roma 0-0 di pochi mesi prima.

La Roma si riprese dallo shock iniziale e cominciò a fare gioco, spinta in avanti dalle discese furenti di Francesco Rocca.  Pierino Prati riuscì a liberarsi dell’asfissiante marcatura di Tazio Roversi e con una stoccata delle sue, fece secco Battara (portiere felsineo), andando ad esultare proprio sotto la Sud. Era l’inizio della riscossa e varie volte i traversoni di Rocca misero in difficoltà la difesa rossoblu, nel cercare la testa di Pierino, sempre temibile nel gioco aereo.

Lo spiraglio giusto arrivò al 72′ e la firma fu proprio del grande “Ago”, quel giorno con la maglia numero 10 indosso: cross da destra di Angelo Domenghini e il campione romano si coordinò in modo perfetto, calciando di destro al volo e bruciando il portere Battara, totalmente impotente, di fronte al “missile” scagliato dal 18enne prodotto del vivaio.

Un goal bellissimo concluso nell’abbraccio dei compagni, felici di un battesimo del “fuoco” tanto bello. Fu l’inizio di una leggenda.

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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