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Obiettivo derby: un viaggio oltre il Raccordo

condividi su facebook condividi su twitter Di: Paolo Valenti 05-12-2016 - Ore 10:57

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Obiettivo derby: un viaggio oltre il Raccordo

PAOLO VALENTI - Il derby giocato ieri, il primo nella storia disputato il 4 dicembre, lascia in dote alla Roma una vittoria importante per la classifica, che rimane immutata nelle distanze con le concorrenti in zona Champions, e per il morale, che si consolida in conoscenza e maggiore consapevolezza del proprio valore. Oltre al contingente, la partita ha fatto trasparire come, tra mille difficoltà e imperfezioni, la squadra cominci a riflettere i programmi e le linee guida di una società che, anche per difetti nella gestione della comunicazione, ha problemi a trovare il giusto feeling con una piazza umorale e a digiuno di vittorie da troppo tempo. Faccio riferimento, in particolare, a due episodi: il gol di Strootman e le dichiarazioni post gara di Spalletti. Il primo, quello che sblocca il risultato, è un regalo della fortuna. Ma, proprio come dicevano gli antichi romani, la dea bendata aiuta gli audaci, coloro che la inseguono oltre la capacità di poterla sperare. Kevin, nell’attimo in cui Wallace si è sentito più sfrontato di Franz Beckenbauer, era lì, a fare pressing sull’avversario a novanta metri dalla sua porta, a provare a rubare un pallone che, una volta suo, ha difeso con ferocia dal possibile intervento del suo compagno buono per poi accompagnarlo con una carezza in rete. Proprio lui, che nelle ultime settimane ha faticato molto per ritrovare quel peso nello stare in campo che prima dell’infortunio possedeva come dote naturale. La fortuna, il carattere, la classe: ingredienti non solo di questo gol, ma di quello che serve a una squadra per essere vincente. Come la mentalità che, se è giusta, vede nelle partite come il derby delle tappe importanti di avvicinamento a traguardi di più ampio orizzonte, che lasciano qualcosa di definitivo nella storia di un club che va oltre l’aggiornamento delle statistiche sulla stracittadina. Arriviamo così al secondo episodio, le dichiarazioni dopo partita di Spalletti che, con determinazione e trasparenza, ha fatto venire alla luce concetti che negli uffici di Trigoria sono di casa dai tempi di Luis Enrique ma che, per timori di fraintendimenti e mancanza di risultati, sono stati oscurati per tanto tempo:”Il livello della Roma deve essere quello di andare oltre il raccordo, oltre il derby”. Parole chiare, luminose, che non ridimensionano una vittoria importante ma le conferiscono la sua giusta dimensione, quella del superamento di un ostacolo difficile nella rincorsa di un obiettivo di lungo termine più importante. E’ complicato, oggi, definirlo: che sia lo scudetto, il raggiungimento di un secondo posto che dà diritto all’accesso diretto in Champions League o altro ancora. Ma da questo derby la Roma esce con qualcosa in più della vittoria: la consapevolezza di essere immersa in un percorso di crescita che deve portare molto oltre il raccordo anulare.      

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