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Roma, questo pareggio può dare fiducia

condividi su facebook condividi su twitter Di: Massimo De Caridi 13-03-2015 - Ore 12:40

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Roma, questo pareggio può dare fiducia

Gara d’andata degli ottavi di finale di Europa League: Fiorentina-Roma finisce 1-1. Mister Garcia presenta una squadra simile a quella vista in campionato ed i giallorossi soffrono allo stesso modo per i 20’ nei quali vanno sotto. Il centrocampo romanista è troppo muscolare ed il solo Keita prova a mettere ordine al reparto, nessuno si propone e tutti fanno il compitino. Insomma, la stessa Roma di questi ultimi 3 mesi. L’emblema della svolta è l’infortunio di Daniele De Rossi, non tanto o almeno non solo per i 2 errori gravi che commette e che permettono alla Fiorentina di costruire le 2 palle gol più importanti della squadra di casa e da cui nasce il vantaggio viola, quanto per il cambio di impostazione e mentalità che porta Pjanic. Il bosniaco è stato giustamente criticato negli ultimi tempi per le sue prestazioni opache e superficiali ma questa volta l’ex Lione dà quel qualcosa in più che da sempre gli chiede Garcia. La manovra giallorossa scorre più fluida ed anche se non è come quella della passata stagione o di inizio campionato, è comunque un passo avanti importante. Ljajic fa da raccordo tra centrocampo ed attacco, cercando di fare il gioco di Totti e nonostante la buona volontà, sotto porta è poco lucido. Nel primo tempo, il serbo manda alto un tap-in dopo la conclusione di Florenzi respinta da Neto e ad inizio ripresa, sbaglia un calcio di rigore contestato dalla Fiorentina ma apparso abbastanza netto, facendosi parare il tiro dall’estremo difensore fiorentino, ex separato in casa dei viola. Dopo 3’ dall’infortunio di De Rossi, la Roma ha dovuto fare a meno anche di Manolas, che ha sentito un forte dolore alla schiena dopo un contrasto con Basanta. Il greco è stato sostituito da Astori e la difesa giallorossa ha perso la teorica protezione iniziale e l’uomo di maggior rendimento in fase difensiva in meno di mezz’ora. La partita sembrava avviarsi verso una debacle ed invece la Roma si è riaccesa. Vero è che la squadra di Garcia per svegliarsi deve subire una rete ma questa volta l’effetto, che solitamente dura un quarto d’ora o 20’ al massimo, è proseguito per circa un’ora. I giallorossi hanno creato diverse azioni da gol come non accadeva da tanto tempo, grazie anche ad una Fiorentina che ti lascia giocare ma “sprazzi di Roma”, per dirla alla Florenzi, si sono visti e su questi bisogna impostare le prossime partite. La voglia di rimettere le cose a posto era evidente nei calciatori che hanno lottato e cercato di rimediare e quando è arrivato il pareggio di testa di Keita, sugli sviluppi di un corner, per la prima volta in questo 2015, i tifosi romanisti hanno pensato che si potesse pensare alla vittoria. Altro segnale importante: la Roma vuole passare il turno in Europa League ed in questa sfida alle parole sono seguiti i fatti. Molte sono le cose da rivedere, chiaramente, la difesa non è ben aiutata ed in alcune circostanze i centrali devono fronteggiare gli avversari in parità numerica, Skorupski continua a non dare affidamento ed anche il gol di Ilicic non è parso imprendibile, Nainggolan è sempre un guerriero ma meno continuo del 2014, davanti la scelta di giocare senza una prima punta può andare bene fuori casa e contro avversari che ti lasciano giocare come la Fiorentina. Il problema potrebbe esserci quando dovrai giocare contro formazioni che restano chiuse dietro in attesa di qualche sbaglio nell’impostazione dei giallorossi e quindi le punte veloci non possono sfruttare il loro dinamismo. Il trio d’attacco proposto contro i viola, però, andrebbe riproposto più spesso, poiché i 3 appaiono i più in condizione tra gli attaccanti romanisti e con le giuste contromisure, possono esser messi comunque in grado di nuocere ed assicurano una buona copertura, cosa che non è nelle caratteristiche di Totti e soprattutto Gervinho. A centrocampo, l’infortunio di De Rossi e la squalifica di Nainggolan sia in campionato che nel match di ritorno di Europa League potrebbe dare una settimana di gloria a Paredes, che deve mostrare di sapersi far valere anche quando è chiamato a giocare dal primo minuto e non farsi prendere dal torpore che ha colpito la manovra romanista in questi mesi. Il talento argentino ha mezzi e tecnica per prendersi il centrocampo giallorosso ma dovrà anche sacrificarsi molto poiché la Roma giocherà le prossime 2 gare senza un mediano di ruolo ma con tutti giocatori molto tecnici. Potrebbe esser questa la chiave di volta per riportare sui giusti binari la stagione? Nelle emergenze, vedi Totti centravanti nell’era Spalletti, spesso si trovano le soluzioni migliori..

Fonte: Massimo De Caridi

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