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ROMA, vinto il primo round ma che fatica!

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-02-2014 - Ore 20:48

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ROMA, vinto il primo round ma che fatica!

La Roma vince per 3-2 la gara di Coppa Italia contro il Napoli con carattere ma commettendo troppi errori. Gli uomini di Garcia sono scesi in campo un po’ troppo contratti sin dall’inizio ed un Napoli aggressivo li ha spesso messi in difficoltà. Quando sembrava che la partita si potesse mettere sui binari giusti per i partenopei, arriva il colpo di genio di capitan Totti che trova nello spazio Gervinho, splendido a rimanere in gioco, a superare Reveillere in velocità ed a scavalcare Reina in uscita con un pallonetto che permette all’ivoriano di arrivare a pochi passi dalla linea di porta ed a depositare il pallone in rete. Il Napoli però non si perde d’animo e continua a rendersi pericoloso ma la retroguardia romanista è brava ed attenta ad impedire ogni azione degli ospiti. Quando sembrava che il primo tempo si dovesse concludere col vantaggio minimo della Roma, Kevin Strootman ha pensato bene di far partire un missile terra-aria che si è depositato all’incrocio dei pali senza che Pepe Reina potesse minimamente intervenire. Le squadre sono andate al riposo sul 2-0 per i giallorossi solo perché un paio di minuti dopo il gol del raddoppio romanista, Gervinho in area di rigore, non ha trovato il tempo giusto per tirare e ha passato il pallone indietro a Maicon, che da pochi passi ha colpito l’esterno della rete. Ad inizio ripresa, l’errore che non ti aspetti: un innocuo cross di Higuain viene deviato da Benatia e De Sanctis non riesce a far meglio che lisciare la sfera quanto basta per mandarla in porta. A quel punto, i giallorossi sono completamente in balìa dell’avversario e Garcia tenta prima la carta Pjanic per far salire il baricentro della squadra al posto di un confusionario Nainggolan e successivamente toglie Totti, ancora non al 100% e risparmiato di una mezz’ora in vista del derby, per far entrare Destro. I partenopei fanno entrare Mertens in luogo di un evanescente Hamsik e per la difesa della Roma aumentano i grattacapi. Proprio l’ex compagno al PSV di Strootman, che riceve un bel pallone da Higuain, si libera senza problemi prima di De Rossi e con un dribbling secco anche di Castan, arrivando così a tu per tu con De Sanctis, spiazza il portiere romanista e fa 2-2.L’inerzia sembra totalmente in mano degli uomini di Rafa Benitez ma prima Destro recupera un buon pallone sulla trequarti, poi lo serve a Florenzi che vede scattare Gervinho e fornisce un assist al bacio che l’ivoriano trasforma nel gol vittoria.

Tatticamente, il Napoli ha giocato una partita molto più accorta delle precedenti e le punte esterne si sono prodigate in un lavoro difensivo molto dispendioso, risultando poi non molto lucidi in fase offensiva ma impedendo quanto più possibile alla Roma di sfruttare le accelerazioni di Torosidis ma soprattutto di Maicon. Pur giocando con un uomo in meno a centrocampo, la squadra di Benitez non ha mai sofferto la manovra giallorossa, che in assenza di Pjanic è risultata abbastanza prevedibile e poco incisiva. Capitan Totti è stato chiamato ad un difficile lavoro di raccordo tra centrocampo ed attacco spalle alla porta e spesso subiva pesanti falli da tergo, puniti al massimo con la punizione. In questa maniera, diventava molto complicato far gioco ed il rischio di ripartenze per i partenopei era molto alto. Le sostituzioni sono state giuste e puntuali permettendo alla Roma di cambiare marcia grazie a Pjanic, di avere un punto di riferimento davanti che impedisse ai centrali di salire ed allungando un po’ le maglie difensive napoletane con l’ingresso di Destro e poi la dinamicità di Florenzi che bloccava le avanzate di Ghoulam e ridava più libertà alla spinta di Maicon. Il numero 24 romanista ha impreziosito la sua gara con quel meraviglioso colpo di esterno che ha permesso a Gervinho di bucare l’estremo difensore partenopeo ed alla Roma di andare al San Paolo con un minimo vantaggio. La Roma batte il Napoli nel primo tempo di questa doppia sfida ma al ritorno, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, sarà molto dura per i giallorossi dover difendere questo vantaggio anche se visto come si erano messe le cose, per il momento, ci si può accontentare. L’obiettivo della finale è importante sia per mister Garcia, che vorrebbe vincere un trofeo sin dal primo anno, sia per l’ambiente che vuole vendicare sportivamente la sconfitta del 26 maggio scorso, diventando la prima squadra ad aver vinto 10 volte la Coppa Italia. Le motivazioni, il carattere e la squadra ci sono, ora dipenderà tutto da determinazione ed avversario poter raggiungere questo primo importante traguardo stagionale.

Fonte: Massimo De Caridi

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