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SABATINI: "La Roma sarà adeguatamente integrata e Pjanic resterà. Voglio chiudere qui la mia carriera"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-03-2014 - Ore 19:30

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SABATINI:

Il ds giallorosso, Walter Sabatini, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Roma Channel. Queste le sue dichiarazioni:

C'è stato il rinnovo fino al 2017, per tre anni, un po' un inedito per lei...

Sì, ma era inevitabile perchè Pallotta tiene molto al suo gruppo di lavoro ed io ho voluto assecondarlo. Inoltre farei fatica a pensarmi altrove: penso che la Roma sia la mia tappa finale

Cosa l'ha convinta?

La Roma è un progetto corrente, quotidiano. Mi ha convinto questo progetto. Tutti i giorni sviluppiamo un microprogetto. Noi vogliamo portare la squadra a livelli alti sperando che ci si possa rimanere

La Roma di oggi è figlia di quella dei primi due anni?

Sono stati etichettati come fallimento ma le cose non si creano in un giorno. Di quei due anni si raccontano solo le cose negative. Oggi provo fastidio quando si dice che senza Baldini so lavorare e con lui invece sono un somaro. Bisogna riabilitare la sua figura.

Si aspettava che la Roma desse fastidio alla Juventus?

Sì, lo pensavo. Sicuramente non pensavo però ad una media scudetto ma avevo sentore che la squadra fosse forte. Vedevo questi calciatori come un gruppo che si mette a disposizione degli altri.

Trova giusto il distacco con la Juventus?

Potrei anche non trovarlo giusto ma è inevitabile. Forse è stata più fortunata di noi ma è anche forte. Noi vogliamo difendere la nostra posizione ma guardiamo anche alla prima. Non è finita.

Qual è la sua posizione nei confronti dei torti arbitrali?

Qualche rammarico si materializza. Quando parlavo di fortuna, alludevo anche a questo ma non farei un discorso trainante.

E su De Rossi?

Il fatto non sussiste. Questo è il mio pensiero. Ciò che ha fatto Daniele è solo un eccesso tattico perché quando si difende una posizione, si cerca di neutralizzare l'avversario. Lui non ha affatto dato un pugno all'avversario. Forse ha agito in maniera vivace ma il pugno non è stato dato. Non c'è nemmeno violenza e l'arbitro era molto vicino. Mi è molto dispiaciuto perchè oggi le tv determinano i pensieri e la tv ha condannato De Rossi. Questa è una cosa impropria perché si usa la prova tv solo quando l'arbitro non vede. Poi anche il c.t. l'ha sanzionato. Infine c'è stato un terzo grado di giudizio, da parte del Giudice Sportivo, ma era già stato tutto determinato in recedenza. La Roma è diventata quasi il soggetto sul quale si applica la pena esemplare. Non c'è nessuna denuncia ma è un'osservazione che faccio.

Questo è costato anche la Nazionale...

Sì, io penso che sarebbe stato meglio convocarlo e poi, solo dopo il giudizio del Giudice avrebbe potuto ripensarci.

La Roma è stata dnneggiata anche dalla chiusura di alcuni settori dello stadio...

Il calcio è della gente. Il pubblico, dunque, è importante: toglierlo significa uccidere il calcio. Quando c'è la Roma di mezzo, i paradossi sono scontati: noi stiamo scontando qualcosa che è già sotto discussione. La norma è da rivedere, però noi intanto paghiamo.

Rudi Garcia..che scelta è stata?

L'ho sempre seguito. Parte dal Le Mains. E' stato uno dei candidati tra i cinque o sei che avevamo in mente. Poi, si è presentato con le parole giuste, si è subito integrato. Dopo dieci giorni ha già fatto una conferenza stampa parlando come un esperto. Lui allena in maniera seria ma anche leggera. Riesce ad infondere coesione e forza.

Cosa l'ha soddisfatta maggiormente nella stagione in corso?

La coesione della squadra ma anche l'orgoglio. A volte le squadre sono forti e non lo sanno. Il tecnico ha saputo comunicare questo ai calciatori che ora hanno autostima ma anche stima per i compagni.

Si dice: "Sabatini si innamora molto dei suoi giocatori". Ad esempio su Lamela che ci dice?

Io sono innamorato della mia squadra. Io mi innamoro del collettivo. Io non guardo solo il risultato e se, ad esempio, un calciatore sbaglia, io mi sento in colpa. Io penso alla perfezione della prestazione. Erik è un giocatore fenomenale, fortissimo. Ha fatto bene il primo anno ed il secondo è esploso. In questo senso, devo fare i complimenti a Zeman. Abbiamo dovuto fare delle scelte su di lui ed è stato molto difficile. Per quanto riguarda le sue difficoltà a Londra, devo dire che lui gioca un altro calcio. Non è stato capito dalla squadra, né la squadra ha capito lui.

Una volta lei ha detto che l'incedibilità nel calcio non esiste...in questo senso cosa accadrà nel futuro alla Roma?

No, la Roma non cambierà molto. Verrà integrata e spero che non faremo errori. L'anno scorso abbiamo fatto delle scelte che sono state significative ma alla fine abbiamo chiuso bene il cerchio.

Qual è la situazione relativa a Miralem Pjanic?

Stiamo discutendo con lui di rinnovo e penso che riusciremo a concluderla. Non ho mai pensato di metterlo sul mercato. Vorrei che rimanesse a Roma e ritengo che lo rimarrà.

E Mattia Destro?

Rappresenta un investimento ed è un giocatore fortissimo solo che lui ancora non lo sa. Presto parleremo di lui come uno dei maggiori attaccanti in Europa. Deve solo limare alcuni comportamenti.

Quanto dovrà cambiare la Roma per la Champions? 

Arriveranno raddoppi di ruoli. Avremo bisogno di qualche unità in più. Siamo già avanti come mentalità perché si sta creando uno zoccolo duro. Su di un mercato plausibile, adesso c'è fatica a cambiare qualcosa.

Che pensa invece di Dodò?

E' un giocatore fortissimo. Di tutte le sue sofferenze sulla fase difensiva, direi che è stato detto ingiustamente molto. Non c'è stata generosità nei suoi confronti e questo succede spesso nei confronti dei giocatori della Roma. E' successo anche con Ljajic: è uno che deve prendere i rischi. Anche lui è un talento puro. Io sono autenticamente romanista tant'è che voglio finire la mia carriera nella Roma e vincere qualcosa con la Roma. L'orgoglio di proteggere il talento che c'è nella Roma va incrementato.

Ferguson ha detto che trovare un giocatore buono è come trovare l'oro. Quanta soddisfazione le dà trovare un talento?

Beh, Ferguson ha scoperto molti talenti e me ne ha fregato anche uno un po' di tempo fa. Di sicuro è una sensazione molto bella. Potrei citare Romagnoli, ad esempio. 

Qual è l'acquisto della carriera di Sabatini?

Per me si tratta di una sfida quotidiana. Il calcio mi ha integrato nella vita, vivo attraverso il calcio. Qui a Roma ci sono profili intellettuali e competenti che spero che la Roma si porterà dietro a lungo.

Chi vincerà il Mondiale?

Spero l'Italia nonostante le squalifiche di Prandelli. Da una parte spero che lo vinca il Brasile, almeno non succederà quello che è successo nel '50. Ma penso che una chance ce l'abbia anche il Belgio.

Tra i progetti di Pallotta c'era quello di smettere di farla fumare

Penso che non ci riuscirà mai, è un progetto da abortire

 

 

Fonte: As Roma Twitter

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