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Sabatini: "Quest'anno potevamo essere più competitivi, ma Garcia andava difeso. Totti vuole ancora giocare"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-04-2016 - Ore 20:10

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Sabatini:

Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, in collegamento da Trigoria, è stato intervistato da Mediaset Premium. Tema principale dell'intervista: la Champions League. Queste le sue parole:

Direttore, ha qualche rimpianto per come è andata la Champions?

"Non li definirei rimpianti, ci siamo espressi su livelli accettabili e abbiamo lavorato molto. Non posso evocare la sfortuna perché sarebbe sbagliato. Però abbiamo giocato dignitosamente tutte le partite. Ci rifaremo almeno lo speriamo. Speriamo anche di rigiocarla anche l’anno prossimo la Champions e in quel caso cercheremo di farcela".

Spalletti poteva arrivare prima?

"Spalletti è arrivato quando doveva arrivare, ma non credo che la Roma ce l’avrebbe fatta per lo scudetto. Avremmo potuto essere più competitivi. Spalletti ha fatto risultati straordinari, ma Garcia ha fatto 155 punti in due anni, era doveroso proteggerlo fino in fondo".

Che ne pensa di Pastore, torna in Italia?

"E’ un giocatore di 27 anni, è nel pieno della sua maturità. Ha avuto un percorso altalenante al PSG. E’ un giocatore che è auspicabile che torni in Italia, è un talento puro, riesce a trasformare ogni palla in qualcosa di importante, è un falso lento, è un giocatore generoso".

Benatia lo consiglierebbe alla Juventus?

"Non mi sento di dare consigli alla Juve, non ne hanno bisogno, non hanno sbagliato niente. La Juve si è staccata sulle altre in maniera netta, hanno fatto scelte giuste al momento giusto. Non hanno bisogno certamente dei miei consigli. Mehdi è un giocatore formidabile, un po’ logorroico. E’ un grande parlatore, con il tutto finalizzato alla costruzione di un grande reparto difensivo"

"La Juventus ha fatto numeri da marziani, il percorso con 24 vittorie su 25 è inimmaginabile, percorso 'spallettiano' da scudetto". 

Ridarebbe del menestrello e del simulacro a Benatia e al suo procuratore?
In un’altra epoca storica il menestrello si presentava da tutte le società che potevano essere interessate al giocare. In quel momento la Roma non voleva venderlo il giocatore. Poi definivo simulacro Benatia, perché era un’imitazione del calciatore che avevamo visto. Mi venne questa definizione, ogni tanto vado fuori al mio vocabolario. Ho un lessico che comprendo solamente io, in solitudine.

Ci racconta qualche retroscena su Pjanic?

Quel giorno dell’acquisto c’era una confusione incredibile, erano i primi tempi della nuova Roma. Miralem doveva fare le visite, abbiamo noleggiato un aereo privato per portarlo a Roma, non c’era accordo col procuratore anche. Sono particolarmente orgoglioso di Miralem, è un calciatore di alto livello, che risolve le situazioni. Lui corre come un mediano di riconquista, ha una corsa qualitativa. Ha 26 anni e ora ha la Roma sulle spalle, mi ha dato gioia.

Giocatori come Isco o James possono andar via dal Real Madrid?

Penso sia molto difficile. E’  difficile anche portarli via da quel tipo di calcio perchè questo tipo di giocatori difficilmente abbandona una piazza importante.

Per sostituire Zeman c’erano 4 sostituti: Bielsa, Blanc, Allegri e Garcia…

Confermo.

Allegri?

Non si liberò dal Milan.

Perché Spalletti?

E’ un grandissimo allenatore, è una persona serissima, sa lavorare dentro il campo e sa sfruttare i suoi collaboratori, è un allenatore di grandissimo profilo. Sono sbalordito per quello che è riuscito a fare con questo gruppo. Se non hai un conduttore in campo, un uomo che conduce il gruppo, non bastano i grandi giocatori. Spalletti anche dal punto di vista didattico è al top.

Lei su Totti disse che è il Sole che tramonta sui tetti di Roma…

E’ una frase ancora attuale a distanza di cinque anni. Chi vive a Roma si accorge che la luce indugia sui tetti, quindi dissi che Totti era la luce sui tetti perché non si spegneva mai. Questa frase la dissi cinque anni fa, ma ancora è valida, non si è spento. Il punto di domanda su Totti è ‘Vuoi finire quando sei ancora al massimo livello o quando non ce la fai più?’. Lui pensa di poter ancora giocare, ha questa voglia, anche un po’ adolescenziale.

Devo fare una critica alla società per come ha gestito il caso Totti. Andava risolto prima e non lasciato tutto sulle spalle di Spalletti…

Spalletti ha fatto il suo lavoro. Quando l’ha ritenuto giusto, ha fatto giocare Francesco con ottimi risultati. Spalletti ha avuto l’onestà di metterlo in campo a giocare. E in campo ce l’ha messo l’allentatore, non la stampa e nessun altro. Spalletti è fuori da questa possibile polemica, o qualsiasi discorso che possa esser fatto. Spalletti ha fatto il suo mestiere, e l’ha fatto anche bene.

E’ vero che Conte vuole Nainggolan al Chelsea?

Non lo so, non ho parlato mai con Antonio Conte. Nainggolan è un centrocampista universale, così forte in tutte le fasi di gioco che è seguito da molte società. Inseguito da noi anche, qualche volta.

Nainggolan sta giocando in un nuovo ruolo con Spalletti…

Potrebbe esser anche una posizione transitoria, ma spesso Spalletti lo utilizza come centrocampista più alto. Spesso lo alza e lo fa giocare più avanti degli altri.

Un tifoso: “Portace Cavani Walter!”…

E’ un calciatore di grandissimo livello, ma vorrei ricordare che il nostro problema non è il gol, siamo il miglior attacco della Serie A.

Messi o Cristiano Ronaldo?

Come faccio a rispondere a questa domanda (ride, ndr).

Interviene Paolo Rossi: “Il direttore mi disse in un pranzo che preferiva Cristiano Ronaldo“. Sabatini risponde: “E’ una grande indicazione di mercato“.

Alla domanda “Sabatini, lei resta?” il direttore sportivo saluta tutti e conclude il collegamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

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