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Sabatini: "Totti propone giocate non replicabili. Il Real Madrid è troppo forte per me io vado alla ricerca di sfide da vincere con squadre più deboli"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-09-2016 - Ore 18:04

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Sabatini:

Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky nel corso del pre partita del match contro il Viktoria Plzen. Queste le parole del ds gialloroso:

Gerson sarà titolare…
“Sono soddisfatto. Lo speravo ma non lo sapevo. Il ragazzo ha una chance. Si sta adattando bene al nostro calcio, ha intensità degli allenamenti. Non potrà essere la chiave ma gli servirà…”.

Può fare l’intermedio?
“Sta dimostrando di sì ed essendo un fantasista, un 10, nel nostro pensiero e nella proiezione deve diventare un interno. Potrà sfruttare anche le buone risorse tecniche che ha”.

E’ appassionato dal numero 7 in su?
“Preferisco una squadra a trazione anteriore, ma penso sia un desiderio comune vedere una squadra che attacca”.

Iturbe?
“Deve responsabilizzarsi, è tornato a Roma e deve imporre le sue qualità. Fin quando l’allenatore gli dà opportunità, come succederà stasera, deve mettere in campo delle qualità e delle cose. Possibilmente deve essere risolutivo. E’ un calciatore che ha delle attitudini importanti e delle qualità importanti, questa fase involutiva deve finire a favore suo personale e del club che lo ha acquistato”.

Dzeko dà maggiore cattiveria alla squadra rispetto a quando c’è il tridente leggero?
“Guadagna in delle cose e ne perde in altre, evidentemente Spalletti ha fatto risultati importantissimi col tridente leggere lo scorso anno, quindi non può prescindere da questo ragionamento, quello che ha visto e quello che la squadra ha restituito con questa scelta. Nel presente stiamo rilevando un rendimento molto alto di Dzeko, ne prendiamo atto e ne prende atto anche l’allenatore che lo sta sfruttando al meglio direi”.

Totti dovrebbe fare lezioni di leadership agli altri giocatori?
“La leadership tecnica è difficilmente imitabile, soprattutto se la tecnica è quella di Francesco Totti, che propone giocate poi non replicabili, francamente. Però è ovvio che il suo peso potrà farsi sentire e negli ultimi mesi mi sembra Francesco si stia concedendo molto alla squadra, ai compagni e alla stessa società”.

Gli altri devono prendersi più responsabilità e crescere più in fretta?
“È auspicabile. Però è anche difficile crescere all’ombra di Totti. Perché le osservazioni e la forbice che c’è tra quello che lui riesce a fare e quello che riescono a fare gli altri è molto molto larga. E’ ovvio che giocatori devono avere l’umiltà e l’accortezza di emularlo e cercare di farlo, nell’emulazione sta il segreto del calcio”.

Perché la Roma sbaglia l’approccio delle partite fondamentali? In squadra ci sono molti nazionali e giocatori di esperienza…
“Se avessi la risposta a questo quesito la girerei immediatamente all’allenatore e avremmo risolto una quota importante di problemi (ride, ndr). Non credo sia solo una mancanza di personalità, per lo meno io non rilevo questo handicap come decisivo. E’ una squadra che riesce a fare cose grandiose e poi scivolare su una buccia di banana, come spesso è successo in questi anni, me ne rammarico molto perché abbiamo perso occasioni importantissime per primeggiare, però è anche vero che la squadra ha risposto moltissime volte in senso positivo. Allora il nostro auspicio è che i miglioramenti che ci sono stati in questi mesi continuino, seppur lentamente, per attestare e portare la squadra ad un livello di rendimento che garantisca la competitività. Quando parlo di competitività significa stare attaccati alle migliori o alla migliore, come il pensiero corretto del calcio impone”.

Lei rimane alla Roma?
“Io oggi sono qui, ho preso un aereo stamattina (ride, ndr)”.

Potrebbe andare al Real Madrid?
“Non sarebbe una sfida per me, il Real Madrid è troppo forte, io vado alla ricerca di sfide da vincere con squadre più deboli”.

Fonte: Sky

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