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Santon: "Dobbiamo vincere più partite possibili. Yaya Tourè? Decide le gare da solo"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-04-2015 - Ore 14:28

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Santon:

Davide Santon, terzino dell'Inter, è stato intervistato da Sportmediaset e ha parlato del derby di domenica scorsa ma anche della situazione dei nerazzurri attuale e delle prospettive future: "Con il Milan abbiamo fatto una bellissima partita, la squadra ha giocato bene e avrebbe meritato di vincere. Purtroppo il gol non è arrivato e forse c'era un rigore per noi. C'era una splendida atmosfera, lo stadio era pieno e speriamo sia così anche per le prossime partite". 

Che ne pensi della rosa attuale e come affrontate questo momento?

"Siamo ancora in una fase di evoluzione, sono arrivati tanti giocatori, la squadra è totalmente cambiata rispetto alla mia Inter di quattro anni fa. Si sta lavorando per dare una nuova identità e su questo il mister sta lavorando. Allora c'erano leader importanti come Zanetti e Cambiasso ma penso che siano arrivati altrettanti buoni giocatori come Vidic che ha giocato tanti anni in un grande club, però serve tempo per ambientarsi, non è facile. Vale lo stesso per Shaqiri e Brozovic ad esempio. Serve ancora un po' di tempo, bisogna avere pazienza". "L'Europa è lontana al momento in classifica, ma ci sono ancora tante partite. Dobbiamo affrontare le gare che restano come abbiamo fatto contro il Verona e il Milan e provare a vincere più partite. Serviranno due o tre acquisti, ma la squadra c'è. Dobbiamo solo ambientarci e giocare più tempo insieme".

Yaya Touré è sulla bocca di tutti i tifosi interisti e degli addetti ai lavori. Ce lo puoi descrivere?

"Ci ho giocato contro e quando hanno vinto il campionato, ci segnò una doppietta a St. James' Park. È fortissimo, è fantastico, ha corsa, qualità ed è uno di quelli che decide le partite da solo".

Il tuo pensiero su Mancini?

"Il mister è una brava persona, che parla tanto con i giocatori, che ha vinto ovunque è andato. Penso sia giusto ripartire da lui

Thohir?

"Ci dà una mano in più per affrontare le partite in certi modi, ci lascia tranquilli, non ci mette pressione".

Che voto ti dai dopo il tuo ritorno all'Inter?

"Non so che voto darmi, penso di aver dato la mia mano alla squadra, sono arrivato dopo un periodo di infortuni, di nove mesi. Non pensavo di giocare titolare e invece ho iniziato a giocare subito. Ovvio, sono sempre stato bene. Fisicamente sono calato un po', ma è anche normale dopo un tot di partite consecutive. Per ora però non ho ancora fatto niente per aiutare la squadra. Ora l'Europa è lontana ma ci sono ancora tante partita prima della fine del campionato, dobbiamo provare a vincere più partite possibile per far crescere la mentalità della squadra".

Fonte: Sportmediaset

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