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Scommesse, Gervasoni patteggia. Palazzi chiede 6 anni e 4 mesi per Mauri

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-07-2013 - Ore 20:28

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Scommesse, Gervasoni patteggia. Palazzi chiede 6 anni e 4 mesi per Mauri

È iniziato a Roma il processo sportivo al calcioscommesse relativo al filone d'inchiesta cremonese. Sono otto i tesserati - Stefano Mauri, Omar Milanetto, Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Alessandro Zamperini, Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati - chiamati a rispondere a vario titolo, davanti alla Commissione Disciplinare della Figc, delle presunte combine di Lazio-Genoa (14 maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 maggio 2011). Tre invece i club - Lazio, Genoa e Lecce – deferiti dal procuratore federale, Stefano Palazzi, per responsabilità oggettiva. Come annunciato ieri dallo stesso calciatore, il capitano della Lazio, Mauri, è rimasto con la sua squadra ritiro di Auronzo di Cadore mentre, nell'aula allestita presso l'NH Vittorio Veneto Hotel, è presente l'ex Lecce, Ferrario, che nel corso dell'udienza farà delle dichiarazioni spontanee

GERVASONI PATTEGGIA - Inizia con il patteggiamento del pentito Carlo Gervasoni il processo sportivo al Calcioscommesse relativo al filone cremonese. L'ex difensore del Piacenza, deferito per doppio illecito nelle presunte combine di Lazio-Genoa (14 maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 maggio 2011), dovrà scontare ulteriori 2 mesi di squalifica in continuazione alla pena inflitta nei precedenti procedimenti (era già stato radiato). Gervasoni, a cui la Commissione Disciplinare della Figc ha riconosciuto l'applicazione degli articoli 23 e 24 del CGS (collaborazione fattiva), è il principale accusatore del capitano della Lazio, Stefano Mauri. La Commissione presieduta da Sergio Artico ha respinto invece le eccezioni preliminari poste da Maurizio Mascia, legale di Omar Milanetto, che aveva chiesto lo stralcio della posizione del proprio assistito in attesa che si svolga il procedimento penale di Cremona.

NEGATI TESTE A DIFESA MAURI - Nell'ambito del processo sportivo al Calcioscommesse, la Commissione Disciplinare Figc ha respinto come "inammissibile poichè relativa a circostanze notorie o irrilevanti" l'istanza dell'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, che aveva chiesto l'ammissione come teste del team manager, Maurizio Manzini, a difesa del capitano biancoceleste, Stefano Mauri, accusato di doppio illecito nelle presunte combine di Lazio-Genoa (14 maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 maggio 2011). "Quegli incontri di Formello e di Lecce (con Alessandro Zamperini, amico di Mauri anche lui imputato, ndr) erano finalizzati alla consegna di biglietti – aveva detto Gentile alla corte presieduta da Sergio Artico nell'aula allestita presso l'NH Vittorio Veneto Hotel di Roma -, indichiamo come teste Maurizio Manzini, il team manager. È un fatto ripeto notorio, ma se dovesse essere messo in discussione dalla procura, allora insisto nell'ammissione della prova". "Riteniamo questo irrilevante – aveva replicato il procuratore federale Stefano Palazzi prima della decisione della Commissione -. La consegna dei biglietti non è idonea a contrastare l'ipotesi accusatoria. Ne chiediamo quindi il rigetto".

AGGIORNAMENTO DELL'ULTIM'ORA
Il procuratore della Figc Palazzi ha anche chiesto una squalifica di 4 anni e 6 mesi per il capitano biancoceleste Stefano Mauri, e 3 anni 6 mesi per l'ex genoano Omar Milanetto. (ANSA)

Fonte: Corrieredellosport.it

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