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Stadio della Roma, il riepilogo del sopralluogo a Tor di Valle: saranno presentate a breve le integrazioni al progetto definitivo (Foto) (Video)

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 22-10-2015 - Ore 17:35

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Stadio della Roma, il riepilogo del sopralluogo a Tor di Valle: saranno presentate a breve le integrazioni al progetto definitivo (Foto) (Video)

Nella giornata di oggi si è svolto un sopralluogo aperto alla cittadinanza nell'area di Tor di Valle interessata dal progetto Stadio della Roma. L'incontro, organizzato dall'Osservatorio di Tor di Valle in collaborazione con l'assessorato alla trasformazione urbana e della Casa della città, ha visto come principali coordinatori gli ingegneri Giovanni Marroccoli di Lend Lease, Simone Contasta di Parsitalia e il geologo Claudio Vercelli della Geores. Il sopralluogo è mirato a far conoscere e ad informare nel dettaglio i comitati di quartiere di Tor di Valle e delle zone limitrofe, nonché i singoli cittadini interessati, sul progetto del nuovo stadio della Roma, attraverso una visita guidata dell'area interessata al piano di costruzione.

La prima tappa ci porta nella zona dove sono tenute le stalle, ora in stato di abbandono, di quello che era l'ippodromo di Tor di Valle. Questa parte  sarà destinata alla training area della AS Roma, ovvero dove la squadraavrà il suo campo d'allenamento, una nuova Trigoria per intenderci.

A intervenire per primo è l'ingegnere di Parsitalia Simone Contasta, che risponde minuziosamente agli interrogativi posti dai rappresentanti dei comitati di quartiere presenti: "L' Iniziativa di questo progetto ha una portata gigantesca al pari di altre iniziative di riqualificazione in opera in tutta Europa (Londra e Parigi). Un progetto unico per la città di Roma ma non atipico se si confronta ad altre realtà europee".

 

ACEA - Alla domanda specifica sui problemi derivanti dall'impianto di depurazione della zona limitrofa di Torrino Decima e su un possibile dialogo tra i soggetti proponenti del progetto e l'ente privato Acea per risolvere la situazione Contasta risponde: "Abbiamo un dialogo continuo con Acea. Ci sono dei servizi che dovremmo fornire e delle soluzioni per ovviare a questo problema. Barriere visive e olfattive, c'è già un progetto Acea che prevede un miglioramento della situazione. Ci sono delle obbligazioni ben precise della delibera comunale che i proponenti devono rispettare. E' obiettivo nostro fare al meglio tutto quello che è di nostra competenza. Per quanto riguarda le acque l'Acea stessa è disposta a predisporre un impianto di sollevamento e un sistema di assorbimento in modo che si evitino pericolosi allagamenti".

 

L'ASPETTO IDRO-GEOLOGICO - Nella seconda tappa, particolare attenzione è destata dal geologo Claudio Vercelli, che illustra i risultati dei rilievi del terreno effettuati negli ultimi mesi: "In tutta l'area sono stati fatti quasi sessanta sondaggi a profondità considerevoli (molti oltre 100 m di profondità. Ci saranno altre indagine anche nella fase costruttive. Conoscenza ottimale nella fase non definitiva del progetto. Tutte le aree sono state sondate, non solo quelle appartenenti ai terreni privati. Tutto è stato verificato in equipe con i progettisti. Rappresentano dei risultati praticamente definitivi, ma ce ne saranno anche altri. Hanno verificato la possibilità di costruire in questa zona, ma non c'erano dubbi neanche prima in realtà. La dinamica morfologica del sottosuolo è variabile, ci sono punti ottimali dove andranno costruite delle opere pubbliche, ad esempio il ponte pedonale vicino alla stazione della Magliana. Una situazione lievemente migliore di quella che ci aspettavamo. Monitoriamo la falda continuamente, sia nei periodi di secca che in quelli di pioggia. Non è una falda continua ma uno scorrimento superficiale, si trova ad un livello di assestamento di 5-6 metri di profondità. I primi strati del terreno sono fini, limosi e argillosi. La penetrazione dell'acqua è lenta e non ha rischi di allagamento, ma come tutte le aree che stanno vicine ai fiumi c'è una capacità di assorbimento ridotta. Ma  le opere che andranno a incidere sull'assorbimento andranno a migliorare la situazione, allontanando il pericolo di allagamento. Il progetto da questo punta di vista prevede tutto. Anche l'area dei parcheggi è stata per esempio sovradimensionata per evitare tali rischi. C'è stata un'attenzione particolare a questo tema da parte dei progettisti. Le opere saranno posizionate come palafitte sopra aree di terra sicura.

 

 

FASE DI CANTIERIZZAZIONE - In merito alla fase di cantierizzazione, cioè quella fase in cui verranno predisposti i cantieri di costruzione delle strutture e che potrebbe variare la condizione della mobilità nella zona interessata, l'ingegner Contasta dice: "Stamo valutando la fase della cantierizzazione, ma saranno mirate ad avere un impatto che sia il minore possibile sulla situazione esistente, mi riferisco alla mobilità di quest'area e di quelle limitrofe". A proseguire è l'ingegnere Marroccoli: "Stiamo studiando alcune opportunità, come le prefabbricazioni direttamente in cantiere per le opere private. Stiamo promuovendo l'idea di ottenere pali battuti anziché trivellati E' possibile inoltre trasportare su chiatta da Fiumicino fino a qui il materiale necessario alla costruzione, così che oltre che una soluzione economica sostenibile lo è anche dal punto vista ambientale (trasportare su chiatta è più sostenibile di trasportare su ruote)".

 

INTEGRAZIONI - Alla chiusura della discussione, Contasta si è espresso in breve sui prossimi passaggi burocratici relativi al progetto: "Nella prossima settimana verranno ultimate le integrazioni al progetto definitivo. Esse verranno prima inviate al Comune, che le girerà direttamente alla Regione. Sarà quest'ultimo organo a valutare l'apertura della conferenza dei servizi decisoria, l'ultimo passaggio dell'iter burocratico del progetto Stadio della Roma"

Dopo il sopralluogo, si è tenuto un incontro con l'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo

L'OSSERVATORIO - L'assessore ha speso prima delle parole per l'Osservatorio di Tor di Valle: "Quest'Osservatorio è nato per porre una relazione tra noi, i cittadini e i soggetti proponenti. Nell'eredità che vogliamo lasciare al commissario che verrà dopo la nostra giunta c'è anche questo Osservatorio, che abbiamo costruito affidando ai cittadini il protagonismo, affinché fosse un organo il più possibile autoregolato. Non ho dubbi sul prefetto Gabrielli, che  fin da subito si è rapportato con il territorio nel modo più vicino e migliore possibile".

Questi sono invece dei chiarimenti fatti da Caudo su alcuni aspetti rilevanti:

CASO ATAC - "Nella conferenza dei servizi decisoria tutti i suggerimenti Atac saranno tenuti in considerazione, ma fino ad oggi non c'è nessuna bocciatura da parte dell'ente gestore. Nella delibera l'obbligo è chiaro: fare il prolungamento della metro B. Il Comune passerà alla Regione le integrazioni arrivate dai proponenti. Non dovrà fare nessun altra valutazione, essendo già stata approvata la delibera di pubblico interesse dall'Assemblea. Noi a luglio abbiamo girato le carte alla regione evidenziando però quali e dove sono le mancanze del progetto dal punto di vista tecnico".

 

SITUAZIONE ESPOPRI - "Fino al momento della conferenza dei servizi decisoria, la procedura del progetto non può partire. Di conseguenza i diritti di edificazione non sono stati ancora assegnati. L'esproprio sarà curato dal proponente e le spese saranno a suo carico. Al momento però non c'è nessuna procedura di esproprio in atto. Ovviamente a fare materialmente la procedura dell'esproprio provvederà l'ufficio apposito del Comune di Roma, ma l'attuazione del progetto e la proposta dell'esproprio è in mano al privato, così come i costi".

LA FINE DELL'ITER PER LO STADIO - "La legge sugli stadi, nei suoi tre commi, prevede alla chiusura della conferenza dei servizi decisoria che la delibera della Regione sostituisca ogni titolo e autorizzazione di ogni natura e specie".

 

LE CARENZE - "A giugno noi abbiamo segnalato che mancava il quadro tecnico-economico del progetto, mettendo l'accento sulle cose che mancavano. Ma il progetto è nel complesso molto dettagliato e approfondito in ogni suo aspetto. Ci sono delle carenze ma non è insufficiente. Noi non le abbiamo nascoste, andava semplicemente migliorato. Quando sarà tutto sistemato da parte del proponente il progetto potrà andare avanti".

CASI ESTREMI - "Se la prossima giunta avrà intenzione di tornare indietro e revocare il pubblico interesse al progetto lo potrà fare solamente se tale revoca risulti ampiamente motivata. Il progetto infatti è supportato da una delibera approvata dall'Assemblea comunale e solo un motivo solido da parte della futura amministrazione potrà sopprimerlo. Dopo la conferenza dei servizi tornare indietro è invece molto complicato. Per quanto riguarda invece le varianti al progetto, ad esempio aggiungere strutture nuove, in teoria possono essere effettuate dall'amministrazione comunale, ma ci sono delle stringenti limitazioni che abbiamo approvato sine die. Ovviamente in linea teorica l'amministrazione può farlo, ma non è scontato che ci riesca".

 

L'assessore Caudo ha poi terminato l'incontro con una considerazione che fa riflettere. "Il progetto dello Stadio della Roma, che ovviamente non era nel programma della nostra giunta all'inizio, è stato probabilmente quello più avversato di tutto il periodo della nostra amministrazione".

DAL NOSTRO INVIATO EDUARDO BARONE

 

 

Fonte: Eduardo Barone - Inviato a Tor di Valle

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