Breaking News

Tancredi in ricordo di Dino Viola: “Grandissimo, è stato come un padre, lo ricorderò finché campo”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-01-2016 - Ore 12:01

|
Tancredi in ricordo di Dino Viola: “Grandissimo, è stato come un padre, lo ricorderò finché campo”

Franco Tancredi, ex giocatore della Roma e protagonista del secondo scudetto della Roma, traccia un ricordo del presidente Dino Viola, nel 25° anno dalla sua scomparsa, intervenendo sulle frequenze di Rete Sport, ecco uno stralcio delle sue parole:

“Oggi per noi è una giornata triste, piena di commozione, Viola è stato un uomo e un presidente straordinario, per me è stato come un padre, sono stato fortunato a capitare con la sua gestione nel periodo giusto. Era avanti di trent’anni, parlava di uno stadio nuovo, era bravo nei bilanci, anche a fare i contratti. E’ stato un grandissimo periodo con lui, non ce ne sono stati tanti per la storia di noi giallorossi, e questa è stata la pagina principale per far sentire orgogliosi i tifosi. Aveva un senso di appartenenza, lui cercava di difendere i suoi tifosi, i calciatori, era molto possessivo in positivo e ti dava la voglia di essere sempre al 100%”.

Ha cambiato la nostra storia?
“Sì lui ha costruito insieme al genio Liedholm, programmando, la squadra mattone dopo mattone, credeva nel settore giovanile, investiva tantissimo, vedeva oltre, il calcio stava cambiando ma lui era già molto avanti”.

La situazione dei tifosi oggi cosa farebbe Viola?
“Era un grande diplomatico e un mediatore, forse cercherebbe di riportare la gente allo stadio. Nel vedere la curva della Roma vuota mi si stringe il cuore, pensando al fatto che è sempre stato il dodicesimo uomo in campo. Il presidente si adopererebbe con tutte le forze per riunire tutti ad un tavolo, ma non voglio entrare in merito, non conoscendo i fatti. Lui aveva un rapporto molto forte con la tifoseria, se la coccolava, era vigile su quello che non funzionava. E’ stato un antesignano affinché il calcio potesse essere della gente e dei tifosi”.

Genoa-Roma, l’anno dello scudetto, quali sono state le parole del presidente?
“Appena ha l’arbitro ha fischiato lui già stava pensando all’anno dopo, non partecipava alle feste, era già in moto per la programmazione. Ho sempre ammirato la sua fame di vittorie”.

Le difficoltà di oggi?
“Fino a poco tempo fa ho lavorato in questo mondo, sono cambiati i tempi, il calcio, le società, compresa la nostra, che ha una proprieà americana, è il business ed è quello che richiede l’ambiente. I giocatori insieme ai procuratori decisono il come e il quando, preferisco ancora il calcio sentimentale. Quando leggo storie di attaccamento penso che sia una goccia in mare aperto, come Di Bartolomei o Francesco Totti”.

La Roma di oggi è in buone mani?
“E’ chiaro che bisogna rivedere la situazione, ci sono stati degli investimenti, sono stati fatti dei programmi che fino ad adeso non hanno portato a niente, ma ci auguriamo diversamente da tifosi. All’epoca era arrivato un signorino dal Brasile che aveva una mentalità vincente”.

Un aggettivo su Viola?
Grandissimo, è stato come un padre, lo ricorderò finché campo”.

 

Fonte: rete sport

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom