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Tavecchio: "Sistemare gli impianti sarebbe più semplice, i diritti TV sono una manna dal cielo"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-10-2015 - Ore 17:10

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Tavecchio:

Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, era presente quest’oggi alla Camera per la presentazione della proposta di legge sull'educazione e la cultura sportiva. Nel corso della presentazione il presidente ha parlato anche di stadi e diritti TV. Ecco le sue parole riportate dall’Ansa: “Non sarebbe più semplice sistemare 20 stadi di interesse nazionale che fare una nuvola di cementificazione? Cosa andiamo a crearci nuovi spazi se poi non abbiamo un ammortamento? Come si può pensare che in una città come Napoli si possa fare uno stadio nuovo in un'altra zona? Bisognerà trovare le condizioni per sistemare l'esistente. Sul territorio servono strutture, è inutile che andiamo in Europa a fare operazioni di immagine per l'Italia e ci presentiamo con stadi non idonei alle competizioni internazionali. Noi per giocare al Sud dobbiamo andare a Palermo. L'organizzazione del sistema sportivo nasce da uno spazio in cui lo sport si deve muovere. Non possiamo relegare agli enti locali proprietari degli impianti che poi con la legge stabilità non posso spendere sugli impianti. I diritti tv sono una manna arrivata dal cielo, ma non so per quanto tempo. Mi auguro che tutte le procedure siano state fatte per bene ma dobbiamo indicare fonti di reddito alternative per mantenere il sistema sportivo attualmente troppo esposto ai diritti tv. Il campionato di calcio è una panacea che sistema una serie di problemi del Paese. Bisogna capire se questo meccanismo regolatore di tensioni vada sostenuto o meno. Serve un'organica legge sul mondo dello sport che tratti la parte ludica, gli investimenti, la parte finanziaria e il tempo libero. In Europa ci sono ministeri dello sport ma con il portafoglio. Qui il Coni lo mettiamo in condizioni di prendere finanziamenti in base a una percentuale della finanziaria. Dobbiamo potenziare l'ente di controllo del Coni, non dobbiamo toglierli ogni anno 30 milioni altrimenti il Coni li va a prendere al bancomat”.

Fonte: Ansa

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