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Teste di Calcio - Mazzette e inciuci finalmente tornati! L'omonimo Lotito e i clacson al derby

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 22-05-2015 - Ore 11:00

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Teste di Calcio - Mazzette e inciuci finalmente tornati! L'omonimo Lotito e i clacson al derby

Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendere la bocca in un sorriso).

Questo è il momento della stagione che ogni appassionato di calcio non vede l'ora di seguire. Il momento clou del campionato, il momento delle finali di coppa, dei trofei alzati a braccia tese delle sentenze e dei verdetti finali (sì, anche quelli giudiziarie). E come se fosse l'orologio biologico di Gasparri per sparare una stronzata nuova , con cadenza precisa e ciclica ecco che ritorna nel calcio italiano un nuovo scandalo. "Ahhh finalmente! Da quanto tempo, non mi sentirei italiano altrimenti" potrebbe dire qualunque spettatore. Era assurdamente ingiusto infatti che dopo il malaffare Expo la parte italica del calcio non avesse risposto presente a mazzette e infiltrazioni mafiose. Partite di Lega Pro e Serie D truccate, una cinquantina di arresti tra giocatori, allenatori, dirigenti e presidenti. Cosa si vuole di più? Ora siamo a posto per almeno un anno.  Poco prima di questo poi il presidente della Lnd Belloli aveva fatto una raffinata ed elegante uscita all'italiana, tanto per non lasciare poveri d'inchiostro i giornali stranieri: "Basta dare soldi a quattro lesbiche". Il coerente Tavecchio però ha stupito di più: "Offese inaccettabili, urgono dimissioni". Ah, ma si riferiva a Belloli! E pensare che io credevo stesse parlando delle sue assolutamente pertinenti e istituzionali frasi sui mangia-banane. Che stupido.

Ma veniamo al calcio giocato e al telefono caldo di Lotito. Niente Coppa Italia per la Lazio, sconfitta in finale l'altra sera dal Palermo. Sì, ho scritto il Palermo per rompere un po' la monotonia del dire che vince sempre una squadra sola: ha strisce bianco e nere ma non è l'Udinese e nemmeno il Siena. Un po' di varietà ogni tanto ci sta. Altrimenti, come direbbe Moravia, che noia. Il presidente laziale però si è già portato avanti il lavoro, spostando il derby da domenica ore 15 a lunedì ore 18. Alcune voci filtrate da poco parlano di una lunga discussione molto accesa tra il presidente della Lazio Lotito e il vicepresidente della Lega, l'omonimo Claudio Lotito. Alla fine però il patron biancoceleste l'ha spuntata. Si giocherà quindi lunedì. L'AIC, l'associazione dei calciatori guidata da Tommasi, però ha lanciato un allarme: "In quel giorno e a quell'ora i giocatori potrebbero non sentire il fischio dell'arbitro". Sì perché i clacson, le imprecazioni e i "mortacci tua" gridati dagli automobilisti in coda sul lungotevere e sulle strade di viabilità potrebbero essere assordanti. E si fottano anche dei biglietti da rimborsare perché molti tifosi lavoreranno a quell'ora e dei molti telespettatori in meno da casa. Questo è anche il prezzo da pagare se si vuole giocare il derby alle 18 di lunedì pomeriggio. Improvvisamente non mi ricordo perché il calcio italiano non attira più...

 

Fonte: A cura di Eduardo Barone

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