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Teste di Calcio - Storia di un agosto giallorosso sulle montagne russe. Falque va a Hollywood.

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 02-09-2015 - Ore 17:15

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Teste di Calcio - Storia di un agosto giallorosso sulle montagne russe. Falque va a Hollywood.

Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendere la bocca in un sorriso).

Euforia, esaltazione, entusiasmo viscerale. Illusione, delusione, recriminazione. Euforia, esaltazione, entusiasmo viscerale. No, non è l'abbozzo di una nuova poesia ermetica ma le montagne russe, o per meglio dire giallorosse, dei sentimenti del tifo romanista nell'ultimo mese.

Dopo un luglio  di attesa e incertezza alla "Aspettando Godot", il mercato giallorosso in agosto non è finito come l'opera di Beckett ma con degli arrivi concreti, reali, tangibili (soprattutto per i "cristiani" precipitatisi all'aeroporto di Fiumicino, per una volta perfettamente funzionante).       

Boom. Dzeko-Salah a Roma e a ferragosto il cocomero è anche giallo oltre che rosso. L'entusiasmo è schizzato alle stelle, quasi da sembrare di stare in un funerale dei Casamonica ante litteram.

Poi la prima di campionato. Un pompiere, anche questo vestito non solo di giallo ma anche di rosso, a spegnere la galoppante immaginazione dei tifosi sulla stagione in avvenire. Uno striminzito 1-1 a Verona ed un gioco richiamante quello spettrale dell'anno scorso. Sono sorti dubbi, punti interrogativi giganti come le iconografie del compianto Casamonica vestito da Papa. "Ma sto francese in panchina che c'è sta a fa??" "Toh! Ce starebbe 'n certo Montella a 'n tiro de schioppo...".

Ma quello che non si sapeva è che agosto sarebbe finito col botto. Un botto da fare invidia alla notte di San Silvestro. Roma-Juve 2-1. Doppietta in salsa bosniaca e partono già i primi "Edin Dzeko so' frocio pe' te!". Garcia nel frattempo fissa bene la panchina al terreno (Totti pure), ma stavolta a trionfare è finalmente una gioia, quella che alcuni tifosi dicono di non vedere mai nel fin troppo pessimistico "Mai 'na gioia".

 

(Nelle foto: Iago Falque trova una somiglianza strabiliante con l'attore americano Dominic Cooper, non trovate? Speriamo che lo spagnolo non si monti la testa e da Trigoria passi a Hollywood)

Sì sa, le montagne russe emozionali vanno sempre su e giù, ma l'ultimo match ha lasciato maggiore convinzione e fiducia. Con i bianconeri a bocca asciutta, i rivali più pericolosi sembrano i nerazzurri di Roberto Mancini, dopo che il Mancio si è fatto acquistare una vagonata di nuovi giocatori. La Lazio invece è ancora in alto mare. Dopo i tre wurstel con crauti beccati a Leverkusen, la scorsa domenica sono arrivati in regalo quattro pandori Paluani confezionati dal presidente Campedelli in persona. Il tacco-assist di Meggiorini, che pure Messi si sognerebbe di fare, e la punizione all'incrocio in stile David Beckam di Birsa hanno fatto scambiare, visti gli stessi colori gialli, l'umile ChievoVerona per il Brasile anni '70.

Dopo la pausa Nazionali, la compagine giallorossa affronterà il Frosinone. "Dobbiamo battere ora il Frosinone, altrimenti tutto quello fatto fin'ora non conterà niente" ha detto Edin Dzeko. In Ciociaria hanno esultato. Essere nominati dal celebre bomber è già una vittoria.

Agosto e il caldo fa male alla testa (di calcio). Ora spazio finalmente a settembre.

 

Fonte: A cura di Eduardo Barone

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