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Tra promessa e rabbia

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 18-10-2014 - Ore 08:53

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Tra promessa e rabbia

Vinceremo lo scudetto.

Promessa? Obiettivo? Rivendicazione? O forse tutto questo insieme.

L’ha detto oggi in conferenza stampa, il mister giallorosso Rudi Garcia. Non ha voluto dire molto sulla partita scorsa. Non molto più di quanto sia già stato abbondantemente detto e ridetto. Non più di tutta l’ondata di polemiche innescata, durata quindici giorni, complice la pausa della settimana scorsa.

Si può perdere, si può vincere. Fa parte del gioco.

Ma “è stata una vergogna l’accoglienza in tribuna e verso la panchina”, questo l’ha dovuto dire. Anche perché, in effetti, di vergogna si è trattata e l’ha visto tutto il mondo.

Altra cosa che ha dovuto dire è stata una parola spesa per il capitano. “Quando il mio capitano parla, va rispettato, perché è un grande uomo del calcio, con un legittimo senso di giustizia”. Senso di giustizia che lo ha portato a dire cose sensate.

Nonostante i numerosi e diversificati episodi di infortuni, poi, il tecnico non ha dimostrato preoccupazione. La rosa è ampia, è tutto sotto controllo. Ognuno è pronto, farà del suo meglio. È sicuro e nel suo sguardo si leggono la fierezza, l’orgoglio, la tenacia, la serietà.

È evidente la determinazione di chi vuole vincere. Vuole vincere, dimostrando di avere tutte le carte in regola per riuscire. Vuole vincere, insieme ai suoi ragazzi. In cui lui ripone tutta la sua fiducia. E che hanno tutta la loro fiducia riposta in lui.

Vuole vincere, per far giustizia. Vuole vincere, perché la sua Roma è forte. Più forte.

Vuole vincere con la rabbia di chi si vuole vendicare, mosso dalla vergogna contro un sistema che non va.

Alle 18.00 domani contro il Chievo, non è una partita da sottovalutare, da affrontare a cuor leggero. Anzi. È l’occasione d’oro per dimostrare che quello passato è stato una parentesi negativa. E ora si guarda avanti, ci si concentra e ci si proietta verso il futuro. Saranno in tanti a sostenere la squadra. Tutta la curva abbraccerà i giocatori, stretti in un unico identico obiettivo: fare il proprio dovere.

Perché.. anche se magari non si può sempre vincere, si deve per lo meno provare a farlo il più possibile.  

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