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Udinese, Delneri: "La mia avventura a Roma? Ambiente fantastico e passionale, sbagliai a dare le dimissioni"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-01-2017 - Ore 11:00

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Udinese, Delneri:

Il tecnico dell'Udinese Luigi Delneri ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: "Ho allenato in questi contesti in momenti particolari, dove si capiva che cominciava un certo discorso di prospettive. Sono andato via dalla Roma da sesto in classifica e dalla Juve da settimo. Erano anni di ristrutturazione. Sapevamo che non c’erano i presupposti per vincere lo scudetto, ma ho navigato tra mille difficoltà e siamo sempre rimasti tra le prime. Sono orgoglioso di aver allenato la Roma e la Juve”. In particolare, sulle pagine del Corriere dello Sport, ha analizzato la sua stagione a Roma: “Avevo impostato un certo lavoro, ho fatto male a dare le dimissioni, oggi non lo rifarei. Ma qualcosa mi diceva di non continuare. Ci sono stati momenti terribili che condizionarono la stagione, avevamo perso Emerson, Samuel... È stato un anno complicato, ma ho potuto conoscere persone con le quali conservo un ottimo rapporto. Il ricordo più bello? La vittoria al mio esordio contro l’Inter, con un gran gol di Totti su punizione. Ricordo che a Roma non ti puoi muovere. Una volta sono andato a fare la spesa al supermercato e hanno dovuto chiuderlo. Ero appena arrivato, ricordo l'entusiasmo. È un ambiente che trasmette grande passionalità, grande amore, ma è anche molto esigente. Spero che riescano a raccogliere quello che i tifosi desiderano”. Delneri parla poi di Totti e di De Rossi: “Sorpreso del fatto che Totti gioca ancora? No, mi sorprende che giochi poco... A parte gli scherzi, è un giocatore infinito, quando entra ha qualità importanti anche se è evidente che non ha più venti anni. Uno come lui non dovrebbe finire mai. È la vera bandiera del calcio italiano, è rimasto lì tanti anni ed è stato di parola. Non so se sarà la sua ultima stagione, non so quanti altri faranno quello che ha fatto lui. Onore al capitano. È un ragazzo di spessore, con lui c’è stato rispetto reciproco in quei pochi mesi a Roma, mi ha aiutato molto. Non solo lui, anche De Rossi, che era giovane. Ho grande stima anche di lui, si vedeva che sarebbe diventato un centrocampista di qualità. È il secondo uomo bandiera, garantisce il post-Totti. Mi dispiace non ci sia a Udine, lo avrei salutato volentieri”. Infine Delneri torna sull'attualità e sul confronto di oggi pomeriggio con la Roma: “Giallorossi rimaneggiati? Non andranno in campo le seconde linee, ma grandi giocatori che con una giocata possono risolvere la partita. La Roma ha vinto 4 partite fuori casa, ora è molto più coperta di prima, più energica, però come tutte le squadre hanno le loro pecche e sarebbe uno spreco non provare a giocarci la partitaSpalletti sta facendo un ottimo lavoro, è adatto a guidare una squadra come la Roma, in una città difficile come Roma. Ha avuto il merito di insistere con Dzeko, che è il giocatore rivelazione tra i giallorossi”.

Fonte: corriere dello sport

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