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Una Roma che non c'era. Domenica il match della dignità

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 05-05-2014 - Ore 10:00

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Una Roma che non c'era. Domenica il match della dignità

Una Roma che non c'era, quella che ieri ha mollato senza combattere, consegnando anticipatamente il terzo scudetto consecutivo alla Juventus

I bianconeri verranno all'Olimpico domenica 11 maggio alle 20.45 "in gita", come hanno dichiarato i giocatori di Antonio Conte

Giallorossi stanchi e demotivati, assolutamente fermi e senza fantasia. Colpa di un Rudi Garcia che ha sottovalutato il Catania, forse troppo proiettato verso il match contro la capolista. 

Come se non bastasse, oltre al danno anche la beffa: Catania con un piede in Serie B, ultimo in classifica che lotta per la salvezza e sgomina in casa la contendente allo scudetto, forte e alla ricerca della decima vittoria consecutiva. Sembrava un'impresa impossibile per Pellegrino, che ce l'ha fatta. E ce l'ha fatta vincendo non 1-0.. Ma 4-1. 

E quei quattro gol fanno male come quattro pugnalate dietro la schiena. 

Uno dopo l'altro. 

Unico flebile raggio di sole, il gol rabbioso di un Francesco Totti che non esulta, che porta la squadra al 2-1, ma che sembra essere uno dei pochissimi in campo a ricordarsi di dover giocare. Ma giocare seriamente, senza lasciare nulla di intentato.

Troppo poco. 

Tanto la Juventus sarebbe stata comunque irraggiungibile

Tanto lo scudetto era già suo. 

Tanto Rudi in conferenza stampa lo aveva detto che non ci credeva più.

Ma c'è modo e modo di perdere. Ma c'è modo e modo di cedere. C'è modo e modo di arrivare secondi. 

Dopo un Campionato con i fiocchi, ieri la figuraccia che tutti gli anti-romanisti aspettavano, è arrivata. Come uno schiaffone. Accompagnata da risate e sberleffi di chi festeggia con anticipo la vittoria da Campioni d'Italia 2014. 

C'è tanta rabbia. Tanta vergogna. E poca, pochissima dignità. 

Primo obiettivo raggiunto di Garcia: felicità e fierezza dei tifosi: raggiunto davvero?

Forse se n'è parlato troppo presto.

S'è fatto il clamoroso errore di non considerare abbastanza un campo ostico come quello del Massimino, guardando allo scontro diretto di domenica prossima. 

Invece, opera di bene, abbiamo contribuito alla quasi-salvezza di un Catania stra-vincente, che ieri ha dimostrato di tenerci di più, di tenerci davvero, di non farsi intimorire dal gigante buono che avevano davanti.

Di tentare il tutto per tutto, perchè null'altro restava da fare. 

Noi, invece, impietriti ed imbalsamati, stavamo là a guardare, spettatori passivi di uno scenario che poteva essere diverso. Cambiato. Concluso con una sconfitta più dignitosa, almeno

Sarà stato per non farsì che la Juventus venisse a vincere lo scudetto in casa nostra.. Sarà stato per mancanza di motivazione, per deconcentrazione. Non lo so.

Ma una Roma competitiva in Champions errori così non se li deve permettere.

Qualcosa psicologicamente e non, dovrà cambiare.

Per il momento, leccandosi le ferite, Garcia deve preparare al top il match contro la Juventus.

Per se stesso. Per i suoi ragazzi. Per i tifosi.

Per l'onore e la dignità di un Campionato da record.

Deve mettere una firma positiva a siglare questo 2014.

A testa alta.  

 

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