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“Voi siete leggenda” quando il flop è clamoroso

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 30-12-2015 - Ore 12:50

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“Voi siete leggenda” quando il flop è clamoroso

Voi siete leggenda”, l’evento organizzato da Vincent Candela, si è rivelato un flop clamoroso, parliamo di numeri e non di sentimenti ovviamente.

La colpa non è del terzino campione d’Italia e del mondo, ma di chi ha voluto succhiargli la ruota e provare a far diventare un evento di beneficenza come una prova di forza contro chi poi non si è ben capito.

Le regole dell’”intratteinement” sportivo sono molto rigide, ma racimolare poco meno di 11 mila paganti in uno stadio da 70 mila si può considerare un fallimento totale, considerando che il grosso dei tifosi era posizionato in Curva Sud, con gli altri settori praticamente deserti. Eppure il tema era particolarmente succulento, con tanti ex giocatori protagonisti della migliore Roma della storia, con Aldair, Bruno Conti, Giuseppe Giannini, Desideri, Konsel e tanti altri beniamini mai dimenticati dal popolo giallorosso.

Certamente il freddo di dicembre, il problema delle targhe alterne, le festività natalizie sono una variante che ha inciso sul risultato della kermesse giallorossa, ma probabilmente c’è dell’altro: la disaffezione del popolo giallorosso è oramai nota, se non fossero entrati ragazzi della curva sud, probabilmente gli spettatori non sarebbero stati più di 2/3.000 unità. Lo scorso anno i tifosi della Lazio, in piena contrapposizione con la presidenza di Lotito organizzarono una cosa simile, con gli stessi giocatori che si trasformarono in organizzatori che riuscirono ad occupare pacificamente lo stadio olimpico; "Di padre in figlio" fu un successo importante, che registrò il sold out con oltre 65 mila presenza.

Ieri sera no, vedere tanti campioni romanisti, giocare nel deserto dell’Olimpico è stato triste, tristi quanto le parole di Vincent Candela, che a fine match ha dichiarato sconsolato: “La Curva ha risposto presente come ha promesso, ha dimostrato di amare questi colori. Ringrazio anche chi è sceso in campo ed i tifosi che erano in Tevere e Monte Mario, dove però mi aspettavo un po’ più di gente. Sono contento di questa giornata, era una partita di beneficenza, ma mi aspettavo più partecipazione. La Curva l’aveva promesso e l’ha fatto, ma su quello non avevo alcun dubbio”.

Roma è una città difficile, ognuno si prende la paternità di un successo, ma mai quella di un fallimento, ma quando la radio ufficiale dell’evento, Radio Radio, non è riuscita ad entrare nel cuore dei tifosi della Roma e fare da traino all’evento stesso, con le altre che lo hanno praticamente ignorato, quando l’ex presidente della Roma, Rosella Sensi, rientrava allo stadio dopo anni di assenza, sposando l’evento stesso e prendendosi una bordata di fischi dalla Sud, spiega che i meccanismi sono strani e poco chiari.

Già in mattinata, molti hanno provato a mettere in mezzo la AS Roma attuale, che per molti non avrebbe “supportato” adeguatamente l’evento, ma trattandosi di un evento privato la Roma ha pensato bene di non dire né sì né no, concedendo alcuni tesserati come Totti, De Rossi, Florenzi e De Sanctis e mettendo a disposizione il circuito del ticketing ufficiale, altro non poteva fare.

Peccato per l’occasione persa, per la città, per i tifosi, per quel senso di appartenenza che in molti richiedono quotidianamente alla Roma targata Usa ma che poi, in sintesi, non sono riusciti a trasmettere ed a ricercare neanche in un evento di beneficenza.. sarà per la prossima volta!

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marco1963 30/12/2015 - Ore 18:03

Ieri sera, contemporaneamente a questo tristissimo evento, su sky c'era Leicester - City A Roma autocelebriamo (troppo spesso) il nulla di 3 scudetti in un secolo, da quelle parti invece giocano a calcio, vincono scudetti e coppe, insomma danno spettacolo. Chiaro quindi perché c'è disaffezione ?

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