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WEAH: "Il Milan è uno scandalo. Se non sapete giocare, che fate lì?"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-03-2014 - Ore 15:05

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WEAH:

«Questo Milan è uno scandalo». George Weah non trattiene la rabbia dopo l'eliminazione dei rossoneri dalla Champions League per mano dell'Atletico Madrid. Il diavolo ha perso 4-1 nel match senza storia del Vicente Calderon. «Triste, molto triste», dice Weah, che su twitter parla di una «crisi tanto grande» del Milan e critica aspramente la squadra. «Non potete continuare così, se non sapete giocare cosa fate lì?», dice l'ex bomber rossonero, il primo e finora unico giocatore africano riuscito a vincere il Pallone d'Oro nel 1995. «Dove finirete veramente», continua Weah. «È uno scandalo questo Milan, mi dispiace davvero ma io cambierei tutta la squadra e ricomincerei da zero». L'unico che si salva dagli strali di Weah è il tecnico Clarence Seedorf: «Di sicuro domani i giornali parleranno male di Seedorf anche se lui non ha la colpa di quello che succede, è una cattiva abitudine», sottolinea. E ancora: «Non sono i miei ex compagni che sbagliano tattiche o formazioni, sono i giocatori che hanno la testa nei piedi e i piedi in testa». 

Weah ricorda di non essere stato il primo grande ex ad attaccare il Milan di oggi: «Veramente adesso capisco le parole di Zvo l'altra volta e io dicevo di no», dice alludendo a Boban. «I ragazzi di oggi non sono come siamo stati noi, adesso pensano solo ad avere una bella macchina, un bel salario e ad essere su tutti i giornali pur non dimostrando qualità». Weah fa un paragone con la sua di carriera: «Mi ricordo i miei primi anni quando, pur essendo un giocatore professionista e facendo tanti gol in Africa, non ricevevo un soldo. Ma non mi importava. A me importava dormire e mangiare col pallone perchè lui era il mio miglior amico. E non il denaro, il lusso, le stravaganze e tante altre stupidaggini. Veramente non vi godete il campo, non godete a giocare. Fate una cosa: andate a casa, è meglio che giocate a ps4, lì siete bravi». Poi conclude: «Scusatemi ma dovevo dire tutte queste cose. Io sono stato giocatore del Milan e grazie a loro ho vinto un Pallone d'Oro. Lì sono diventato Weah. Per questo la rabbia, il Milan come il Psg e il Monaco sono le mie case e le mie famiglie. E un figlio difende sempre la sua famiglia».

Fonte: Ansa

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