Calcio Internazionale

820 milioni di acquisti, quello inglese si conferma il campionato dei Paperoni

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 19-08-2015 - Ore 19:06

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820 milioni di acquisti, quello inglese si conferma il campionato dei Paperoni

Da Pedro a Kevin De Bruyne, da Raheem Sterling a Nicolas Otamendi, tra arrivi futuri e acquisti record, la Premier League si conferma il campionato dei Paperoni. O megli dei Rockerduck, visto che non bada a spese. A 12 giorni dalla chiusura del mercato i 20 club della massima serie inglese hanno già investito più di 820 milioni di euro sul mercato, insediando il record dell'anno scorso. Una continua corsa al rialzo, alimentata soprattutto dagli stratosferici introiti derivanti dalla vendita dei diritti tv (circa un miliardo e mezzo all'anno, ma dalla prossima stagione saranno 2,3 miliardi). Come se per i club inglesi il fair-play finanziario non esistesse. La difesa del Chelsea sembra traballare? Il giorno dopo Josè Mourinho presenta all'Everton un'offerta di 41 milioni per il terzino John Stones. Ma non si accontenta. Perchè si inserisce anche nella corsa a Pedro (valutato 30 milioni), rivaleggiando così con un altro club della Premier, il Manchester United. Come se Louis van Gaal non avesse già speso più di 150 milioni per rinforzare la squadra, tra giovani talenti (Morgan Schneiderlin, Memphis Depay), meno giovani (Bastian Schweinsteiger), e pure un italiano (Matteo Darmian). Due vittorie nelle prime due uscite, il Manchester City ha messo a segno quello che è ritenuto il colpo dell'estate, quel Sterling costato 60 milioni, il prezzo più alto mai pagato per un calciatore inglese. Imminenti, sono in dirittura d'arrivo altri due (sensazionali quanto onerosi) acquisti: dal Valencia il difensore Otamendi, dal Wolfsburg il centrocampista de Bruyne. Costo della doppia operazione: 125 milioni. E poi ci sono le trattative impossibili, che però acquistano credibilità solo perchè di mezzo ci sono società inglesi. Come il corteggiamento dello United a Cristiano Ronaldo: solo il no del portoghese ha interrotto i continui rilanci dei Red Devils che hanno ripiegato prima su Gareth Bale quindi su Thomas Muller. Con offerte sempre a nove cifre. Senza freni nè limiti. Per tornare protagonisti a livello internazionale dopo alcuni anni di oblio. Ma finendo per stravolgere i parametri economici del mercato calciatori. Immettono sì denaro a ciclo continuo ma facendo schizzare alle stelle i prezzi. 

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