Calcio Internazionale

Brasile 2014: i quarti di finale

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-07-2014 - Ore 21:52

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Brasile 2014: i quarti di finale

NUMERI - Saranno quattro squadre europee, tre sudamericane e una centroamericana a giocarsi l'accesso alle semifinali del mondiale brasiliano. Sono le stesse otto nazionali che hanno vinto i rispettivi gruppi della prima fase, fatto mai accaduto da quando esiste questa formula (1998). Pertanto, le migliori quattro usciranno dalle partite: Brasile-Colombia, Germania Francia, Olanda-Costa Rica e Argentina-Belgio. Secondo le quote distribuite dai bookmakers, le semifinali dovrebbero poi risultare le seguenti: Brasile-Germania e Olanda-Argentina. Ma il calcio è bello perché imprevedibile (forse...).
In venti edizioni della Coppa del mondo, è questa la terza volta in cui quattro squadre europee approdano ai quarti di finale - dopo i precedenti del 1970 e del 2002 - e la quarta in cui l'Europa non ha la maggioranza nelle 8 squadre qualificate ai quarti: nel 2010, infatti, si è verificato il peggior risultato per l'UEFA, con sole tre squadre, e il migliore per la Conmebol, con quattro (l'ottava era asiatica). In tutti gli altri precedenti storici le nazionali europee qualificate ai quarti sono sempre state in maggioranza: tra le vecchie edizioni, spicca l'en plein del 1934 in Italia, con otto squadre su otto; con le nuove edizioni che prevedono i quarti di finali (dal 1986), il miglior risultato è stato raggiunto nel 1994, con 7 squadre su 8.

BRASILE-COLOMBIA - Il Brasile è l'unica nazione ad aver preso parte a tutte e venti le edizioni dei campionati mondiali di calcio. Ha vinto cinque titoli (1958, 1962, 1970, 1994 e 2002), più di ogni altro, ed è arrivato due volte secondo, due volte terzo e una volta quarto. La Colombia, invece, è alla sua quinta partecipazione e ha già superato il suo miglior piazzamento: gli ottavi di finale raggiunti nel mondiale italiano del 1990.
È la prima volta che questo affascinante derby sudamericano si gioca in Coppa del Mondo. Esistono invece 25 precedenti tra Copa America, Qualificazioni mondiali, Gold Cup e amichevoli, che vedono il Brasile nettamente in vantaggio con 15 vittorie, 8 pareggi e 2 sole sconfitte. L'ultima partita - un'amichevole giocata negli Stati Uniti nel novembre 2012 - si è chiusa in parità, 1-1.
Tra i due allenatori, Felipe Scolari e Josè Pekerman, non ci sono precedenti ma entrambi hanno già partecipato ai campionati mondiali. Scolari è alla terza edizione, dopo aver vinto con il Brasile i mondiali asiatici del 2002 ed essere arrivato quarto con il Portogallo in quelli tedeschi del 2006; Pekerman, invece, è alla seconda partecipazione, dopo quella del 2006 in cui portò l'Argentina fino ai quarti di finale, eliminato ai calci di rigore dalla Germania, senza mai perdere una partita. È tuttora imbattuto ai mondiali.

GERMANIA-FRANCIA - Può essere considerata una delle sfide più prestigiose del calcio internazionale, che si ripete ai mondiali per la quarta volta. Nei tre precedenti incontri la posta in palio è stata sempre altissima: nel 1958, in Svezia, i francesi vinsero la spettacolare finale per il 3° posto per 6-3, con 4 gol di Fontaine; nel 1982, in Spagna, le due squadre diedero vita a una semifinale epica, in cui la Germania, dopo essere stata sotto per 3-1 nel corso dei tempi supplementari, riuscì a pareggiare e a vincere ai calci di rigore; quattro anni dopo, in Messico, replay della semifinale e bis tedesco, stavolta per 2-0. La Germania avrebbe poi perso entrambe le finali.
Per quanto riguarda il palmares, la Germania - sempre presente ai mondiali tranne nel 1930 e nel 1950 - ha vinto la Coppa tre volte (1954, 1974 e 1990), è stata vicecampione 4 volte e altrettante è arrivata terza. La Francia, invece, ha vinto il mondiale solo una volta, nell'edizione casalinga del 1998; è arrivata seconda nel 2006, quando ha perso in finale con l'Italia ed è arrivata terza due volte, nel 1958 e nel 1986.
I due allenatori, Joachim Low e Didier Deschamps, si affrontano per la seconda volta, dopo un'amichevole tra le stesse nazionali, giocata a Parigi nel 2013 e vinta dai tedeschi per 2-1. Low è stato il vice-allenatore della Germania terza classificata al mondiale casalingo del 2006, al termine del quale ha preso il posto di Jurgen Klinsmann e ha condotto la nazionale a un altro terzo posto nel mondiale sudafricano del 2010 - dopo essere stato vicecampione d'Europa nel 2008. Deschamps è al suo primo mondiale da allenatore, ma è stato campione del mondo con la Francia nell'unico giocato da calciatore, in casa, nel 1998.

OLANDA-COSTA RICA - È una partita inedita, in quanto le due nazionali non si sono mai affrontate nella loro storia, fatta eccezione per una partita tra le selezioni under 20 vinta dagli americani per 3-1 durante i mondiali di categoria del 2001. Di quel match ci sono oggi solo tre reduci, tutti olandesi: l'allenatore Louis Van Gaal e i calciatori Robben e Huntelaar. Entrambe le nazionali non hanno mai vinto i mondiali, ma gli olandesi sono stati vicecampioni nel 1974, nel 1978 e nel 2010, mentre la Costa Rica (come la Colombia) ha raggiunto il massimo risultato in questo mondiale, dopo l'eliminazione agli ottavi di finale nel 1990. I due allenatori, Luis Van Gaal e Jorge Luis Pinto, oltre a essere entrambi esordienti nella Coppa del Mondo, non si sono mai affrontati in precedenza.

ARGENTINA-BELGIO - Le due nazionali hanno due precedenti importanti nella storia dei mondiali, una vittoria ciascuno: nella partita inaugurale dell'edizione spagnola del 1982, gli europei batterono a sorpresa i campioni in carica; ma gli argentini si presero la rivincita nell'edizione successiva in Messico, quando vinsero 2-0 in semifinale (doppietta strepitosa di Maradona) e andarono a conquistare la loro seconda coppa, dopo quella del 1978. L'Albiceleste è anche stata vicecampione nel 1930 e nel 1990. Il Belgio, invece, proprio nel mondiale messicano del 1986 ha raggiunto il suo miglior piazzamento, con il quarto posto.
Anche qui non ci sono precedenti tra i due allenatori, Alejandro Sabella e Marc Wilmots, entrambi esordienti, ma va sottolineato che quest'ultimo ha già partecipato da calciatore a 4 edizioni dei mondiali, dal 1990 al 2002.

CLUB E CALCIATORI - Nonostante le squadre europee siano solo la metà, tra i 184 calciatori delle otto nazionali giunte ai quarti di finale, ben 156 (l'84,78%) giocano in campionati affiliati alla UEFA. In generale, sono rappresentati 21 campionati nazionali (per un totale di 92 squadre di club), di cui ben 15 europei (71,43%). Gli altri sono: Brasile, Argenina, Colombia, Costa Rica, Stati Uniti e Messico. Il record spetta al campionato inglese che vede impegnati 41 calciatori sui 184 rimasti in gara (pari al 22,38%), seguito da quello tedesco con 25 (13,59%) e da quello italiano (11,41%). Un dato sorprendente si ottiene se si raffrontano le otto squadre che giocheranno i quarti di finale con i rispettivi campionati nazionali: meno della metà dei calciatori in campo, 80 su 184 (43,48%) provengono da quegli otto campionati; viceversa, ben 104 calciatori su 184 (56,52%) giocano in campionati le cui selezioni nazionali sono già state eliminate (in questo computo pesano i 41 giocatori della Premier League e i 21 della Serie A). A livello di club, il record spetta al Bayern Monaco con 9 calciatori, seguito dall'Arsenal con 7. Per il campionato italiano Napoli e Inter ne hanno 5, Milan e Lazio 2 e, infine, uno ciascuno per Juventus, Roma, Fiorentina, Atalanta, Sampdoria, Cagliari e Catania.

PRIMATO KLOSE - Per quanto riguarda le partecipazioni ai mondiali, tra i calciatori impegnati nei quarti di finale il tedesco Miroslav Klose detiene il primato, essendo alla sua quarta edizione consecutiva. Tra l'altro, il laziale, con il gol segnato al Ghana, ha eguagliato due record: è andato a segno in tutte e quattro le edizioni in cui ha partecipato (come Pelè e Uwe Seeler) e ha realizzato più gol di tutti, 15, come Ronaldo.
Ci sono poi 12 calciatori alla terza partecipazione consecutiva: Julio Cesar del Brasile; gli olandesi Van Persie, Sneijder, Robben e Kuyt; gli argentini Messi, Maxi Rodriguez e Mascherano; i tedeschi Lahm, Schweinsteiger, Podolski e Mertesacker. Una citazione a parte, infine, merita il portiere della Colombia Faryd Mondragon, anche lui alla terza partecipazione, dopo quelle del 1994 e del 1998: a vent'anni dall'esordio mondiale, infatti, il 43enne colombiano, giocando pochi minuti contro il Giappone, è diventato il calciatore più anziano a scendere in campo in una partita della fase finale della Coppa del Mondo.

Fonte: mpnews.it

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