Calcio Internazionale

Cina, la pazza idea

condividi su facebook condividi su twitter Di: Paolo Valenti 22-04-2016 - Ore 10:15

|
Cina, la pazza idea

Mercati emergenti in crisi (o quanto meno in forte rallentamento di crescita)? Pare di si, leggendo i più recenti dati economici e produttivi che gli operatori del settore masticano agilmente. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti Brics, per diversi motivi, non stanno confermando i risultati di crescita esponenziale che fino a pochissimi anni fa sembravano doverli portare ad essere i nuovi Eldorado dell’economia mondiale.
In particolare la Cina, che comunque, pur diminuendo costantemente le cifre di crescita del Pil degli ultimi cinque anni, rimane la nazione in vetta alle classifiche mondiali per capacità produttiva.
E’ ipotizzabile che la Repubblica Popolare possa diventare una superpotenza anche nel calcio? Leggendo un recentissimo documento rilasciato dalla Chinese Football Association sembra proprio di si. O, quanto meno, il governo e le istituzioni stanno lavorando seriamente per raggiungere l’obiettivo, spinti dalla passione che il presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping nutre verso lo sport più popolare del mondo, tanto da aver dichiarato la speranza per la sua nazionale di vincere il titolo mondiale nel giro di quindici anni. Ad oggi un pensiero che sembra più un sogno che una circostanza concretamente realizzabile: mentre in molte discipline la Cina è al top delle classifiche (basti vedere i medaglieri delle ultime edizioni delle Olimpiadi per farsi velocemente un’idea) nel calcio i risultati sono impietosi e raccontano di una sola qualificazione alla fase finale della Coppa del Mondo, nell’ormai lontana edizione del 2002 in Giappone e Corea. Il documento rilasciato nei giorni scorsi, però, dettaglia con numeri precisi un piano di sviluppo pluriennale con obiettivi di breve, medio e lungo termine che prevedono, già entro il 2020, la realizzazione di 20.000 centri di addestramento e 70.000 campi distribuiti in tutto il paese. Per il 2030 il piano preannuncia la presenza di un campo di calcio ogni 10.000 abitanti: per quel tempo, i dirigenti cinesi auspicano che la nazionale rossa possa essere la più forte del continente asiatico mentre, nei successivi vent’anni, nella piena metà del ventunesimo secolo, la Cina dovrebbe essere una rappresentativa stabilmente competitiva ai massimi livelli dei tornei internazionali, “a first class football superpower”. Un bel salto avanti rispetto all’81° posto che occupa attualmente nel ranking della Fifa.
Uno sviluppo notevole per il quale le premesse positive non mancano: un piano strutturato e di lungo termine e la grande disponibilità di risorse economiche e capitale umano. Oltre all’entusiasmo di una popolazione che vuole primeggiare in un contesto dove, fino ad oggi, non ha brillato.

Hai apprezzato questo articolo?
Puoi sostenere Insideroma aderendo al progetto di crowdfunding!

Partecipa!

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom