Calcio Internazionale

Una nuova Concacaf per i Mondiali 2026

condividi su facebook condividi su twitter Di: Paolo Valenti 11-10-2016 - Ore 12:33

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Una nuova Concacaf per i Mondiali 2026

PAOLO VALENTI - La Concacaf (Confederation of North, Central America and Caribbean Association of Football) quasi sicuramente cambierà nome. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal Presidente canadese Victor Montagliani a margine della Leaders Sport Business Conference tenutasi a Stamford Bridge il 5 e 6 ottobre scorsi. Montagliani, che è anche vice presidente della FIFA, ha spiegato che il cambio del nome farà parte di un’operazione di rebranding dell’organismo di governo calcistico, necessaria dopo gli scandali legati alle indagini avanzate nei confronti della FIFA nei mesi scorsi, che hanno portato sotto processo i tre precedenti presidenti della confederazione. Un nuovo inizio, un forte segnale di discontinuità rispetto al passato che Montagliani stesso, supportando la linea intrapresa da Gianni Infantino, ha definito “tossico”. L’operazione di rebranding dovrà essere a 360 gradi e consisterà, oltre che nel cambio del nome, nella realizzazione di un nuovo logo identificativo. Ma, soprattutto, dovrà dare visibilità al nuovo corso che la FIFA e le federazioni ad essa associate vogliono seguire, basato su una maggiore trasparenza delle operazioni e un ulteriore allargamento nella partecipazione agli eventi da parte dei paesi aderenti. In quest’ottica va letta l’istituzione di un comitato etico indipendente, il cui scopo sarà quello di controllare il corretto andamento delle attività della Concacaf, nonché l’apertura verso formule di svolgimento dei Mondiali che prevedano la partecipazione di un maggior numero di nazioni alla fase finale. Il calcio, si sa, è un’industria con fatturati da capogiro e la necessità di ampliare ulteriormente il giro d’affari e il pubblico coinvolto nelle sue manifestazioni spingono nella direzione indicata. Non sorprende, quindi, che Montagliani andrà a sostenere l’idea di Gianni Infantino di allargare a 48 squadre la fase finale dei Mondiali. A partire da quelli del 2026, non ancora assegnati ma sempre più vicini alla Concacaf, in seno alla quale sembra dover decidersi solo se renderlo un evento organizzato da un singolo paese (gli Stati Uniti, dove il calcio è sempre più in fase di ascesa) o da una coalizione regionale: Messico, Canada e USA. Al momento la seconda opzione sembra essere quella più quotata:”Più ci penso e più la ritengo una soluzione sensata” si è lasciato scappare Montagliani riguardo alla proposta di un Mondiale gestito da più stati limitrofi. Una prima indicazione si potrà avere entro la fine del 2018: per quella data, infatti, i paesi interessati a ospitare la competizione dovranno presentare ufficialmente le loro candidature mentre l’assegnazione definitiva del Mondiale 2026 è prevista per il mese di maggio del 2020.  

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