De Rossi: "Benatia? Ha dato più di noi romani, c'è da imparare da lui, nessuno lo guardi storto,Garcia? Sono contento, qualunque romanista dovrebbe esserlo"

Archiaviata la sfortunata amichevole di ieri contro l'Irlanda, gli azzurri sono tornati a Coverciano, mentre Montolivo in questi momenti è in un ospedale milanese per i controlli di rito, in conferenza stampa si è presentato Daniele De Rossi, che ha parlato anche di Roma e di Benatia: "Oggi è un giorno triste, non c'è cosa peggiore. Sapevamo di dover perdere qualche compagno ma così fa male. Cassano ha qualità, estro e personalità. Deve mettere qualcosa di più e credo lo stia facendo. Il fatto che sia stato fuori non ha inciso per niente. Non ho avuto mai problemi in nessun ruolo. Credo di poterli fare tutti, sarò a disposizione. Non parlerò della Roma, posso dire che l'anno scorso arrivavano anche a me voci ed ero disturbato dal mercato. Sabatini ha parlato di Benatia a tutto tondo. Si può fare un'intervista più o meno riuscita, se Benatia dovesse rimanere l'importante è che nessuno lo guardi storto. Ha dato più di noi romani, c'è da imparare da lui. Pensare a Montolivo ci dà tristezza come amico, a livello tattico credo e voglio credere che non avremo tracolli". Continua De Rossi - Darmian e Verratti? Non posso giudicarli. Verratti è un ragazzino e invece è già un giocatore. Lo stesso vale per Darmian. Abbassarsi tra i centrali non è un mio copyright, con Luis Enrique l'ho fatto su richiesta del tecnico e quando riesci hai un vantaggio evidente. Sono contento che qui ci sia Chiellini, sarebbe stato assurdo perdere i Mondiali per un gesto così. Io non devo giudicare gli altri, penso che quando sono stato punito lo meritavo. Impossibile essere brillanti ieri, specie contro squadre anglosassoni. Ci è servito come biglietto da visita per tanti nuovi. Garcia? Sono contento, qualunque romanista dovrebbe esserlo. Gli ho chiesto se sarebbe rimasto e mi ha detto di sì. Io colloco l'Italia tra chi può vincere il Mondiale. Non dico che siamo i favoriti ma se non si parte con la voglia di andare in fondo... E' un gruppo che si sta unendo di più per l'incidente a Montolivo. Credo che possa unire ancora"  “Non ricordo Europei o Mondiali dove siamo partiti tra ali di folla entusiaste non solo per noi, ma per il calcio italiano. Non c’è quel l’entusiasmo che hanno in Brasile, ma si creerà perché è sempre stato così e perché sono sicuro che questa è una Nazionale che, nonostante abbia diviso per le convocazioni ed il codice etico, è indiscutibile”. Su Aquilani:  “È un giocatore di qualità, come Montolivo, che ha calcio, inserimento e visione di gioco. Merita il Mondiale, come se lo meritano tutti gli altri, a prescindere dall’infortunio di Montolivo”  prosegue il vice capitano della Roma “Potrebbe essere la Nazionale della qualità, perché ci sono tanti giocatori di palleggio. Il calcio che abbiamo espresso in questa gestione ha sempre sfruttato questi giocatori. Abbiamo lavorato tanto sul piano fisico ed è stato stimolante per noi, a maggior ragione se un domani vorrai fare l’allenatore. Questa preparazione non sarà stata fatta invano” Con l'Inghilterra? “Sicuramente ci attenderà una partita diversa da tutte le altre della nostra carriera: giocheremo in condizioni climatiche disastrose e troveremo una squadra di qualità ed esperienza. Sarà sottile il vantaggio che ci possiamo prendere per il discorso climatico. L’Inghilterra ci ha messo in difficoltà anche due anni fa, quando all’Europeo abbiamo vinto solo ai rigori”.  Prandelli ? Lo vedo abbastanza simile a due anni fa. Non ha mai stravolto il suo credo calcistico e credo che questo sia un bene, perché è uno dei migliori allenatori che abbia avuto. È una persona mai sopra le righe, serena, tranquilla, diverso da altri allenatori, Spero che non si faccia condizionare per qualsiasi giocatore. Spero che faccia della valutazioni in base per quello che sia il meglio della squadra. Si gioca tanto anche lui, non credo che si voglia rovinare con le sue mani per scegliere in base alle simpatie”