Calcio Internazionale

Presentato Ventura come CT della nazionale: "Nessuno ci vieta di stupire"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-07-2016 - Ore 17:00

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Presentato Ventura come CT della nazionale:

Quest'oggi a Coverciano è stato presentato il nuovo CT della nazionale, Giampiero Ventura, che sostituirà Antonio Conte.
Per primo prende la parola il presidente Carlo Tavecchio: "Abbiamo voluto cominciare questo percorso da Coverciano perchè è un punto nevralgico del sistema calcistico italiano. La Nazionale esce da un Europeo importante, in cui ha recuperato una nazione. Siamo stati i più visti d'Europa, gli share hanno dimostrato quello che abbiamo fatto e stiamo stati ad un passo dal fare meglio. Ringrazio Antonio Conte perchè ha dato un'immagine di novità, ha creato uno spirito di sacrifico e di rispetto ma sapevo che avrebbe lasciato. Ventura è un maestro di calcio, nella mia ipotesi di futuro c'è sempre stato lui. La Nazionale è il top della carriera per un allenatore, ora Ventura dovrà esporsi in prima persona. Ha carta bianca. Gli auguro un felice esordio e un percorso importante. Oriali? Stiamo valutando".
Poi è il turno di Ventura, che si presenta alla stampa: "Sono felice e orgoglioso di essere stato scelto per rappresentare una delle Nazionali più importanti a livello calcistico. Non ho più l'età per emozionarmi. Ringrazio Conte perchè mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze, con la cultura del lavoro. Sono le cose che mi hanno accompagnato e mi permettono di partire avvantaggiato. Ho scoperto che allenare la Nazionale significa avere pochissimo tempo. L'Europeo ha dimostrato che attraverso le conoscenze, la disponibilità e il lavoro si possono raggiungere obiettivi importanti. C'è la possibilità di crearci uno spazio da protagonisti. C'è stato riavvicinamento dei tifosi alla maglia azzurra, è un patrimonio che non va disperso. All'Europeo sono stati convocati quasi tutti i convocabili, questo è il problema del calcio italiano anche se credo che ci siano tanti giovani in rampa di lancio che vanno aspettati per farli diventare lo zoccolo duro del futuro. Il nostro obiettivo è la qualificazione ai Mondiali. L'organizzazione vale più del singolo, il Belgio ad esempio in Francia aveva ottimi giocatori, ma non era una squadra. Il modulo? Credo che nel calcio si vada a periodi, in questo momento abbiamo tantissimi esterni. E il 3-5-2 credo penalizzi proprio gli esterni. Qualsiasi gioco comunque se fatto bene paga. Il calcio di Conte ha pagato in un momento particolare. Ma si può migliorare nella qualità dei giocatori. E' importante creare e sfruttare gli spazi, il catenaccio è un luogo comune. Noi però giocheremo l'1 settembre e vedrò la squadra il 29 agosto, è ovvio che la base di partenza sarà quella degli Europei. Barzagli? Gli parlerò quando lo vedrò. La FIGC ha rilevato il contratto che mi legava al Torino, non percepirò un euro in più di quanto previsto. Io non vincente? Sfido chiunque ad allenare le squadre che ho allenato io e vincere. A meno che vincere non significhi rilanciare giocatori e mandarli in Nazionale o prendere club in rosso e permettergli di fare plusvalenze. Nelle squadre dove ho allenato ho creato 150 milioni di plusvalenze, sono queste le mie vittorie. Marchisio, Verratti e Perin sono nomi importanti, li aspettiamo. E anche Donnarumma può diventare un giocatore importante. Romagnoli è un giocatore proiettato nel futuro, deve dimostrarlo sul campo. Balotelli? E' come tutti gli altri se gioca e fa il professionista. Si trova di fronte ad un bivio, tecnicamente non si discute ma deve lavorare su se stesso. La Nazionale di Conte era determinata, umile e feroce e questo mi piace. Proverò a renderla anche eccitante. Nessuno ci vieta di stupire".

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