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Ag. Diawara: "La situazione più concreta era quella con la Roma, legata però alla cessione di Paredes"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 16-09-2016 - Ore 21:56

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Ag. Diawara:

Daniele Piraino, agente del centrocampista del Napoli Amadou Diawara, intervistato dal sito zerocinquantuno.it, ha parlato della telenovela di mercato estiva legata al suo assistito e al suo possibile approdo alla Roma, considerata per molto tempo la metà finale del giocatore guineano. Queste le sue parole: "Diawara? La situazione più concreta era proprio quella con la Roma, legata però alla cessione di Paredes, poi negli ultimi giorni di mercato si è mosso seriamente anche il Milan, ma per Amadou il Napoli ha sempre rappresentato la prima opzione. Anche l’Aston Villa ha avanzato un’offerta ma il ragazzo non l’ha mai presa in considerazione, non ci voleva andare".

Le sue considerazioni sull’offerta del Bologna: "Io stesso ho presentato al Bologna un’offerta del Valencia da 13 milioni più 2 di bonus, e in risposta il club rossoblù ha chiesto 20 milioni trattabili a 18 più 2 di bonus. Il chiaro intento fin dall’inizio era quello di scatenare un’asta, e ci può stare, ma ho sempre fatto presente che non era esattamente la situazione ideale per agire in quel modo, perché il ragazzo era già molto irrequieto".

Infine, Piraino ha parlato del comportamento del giocatore, "reo" di non essersi presentato al ritiro del Bologna: "Basta dire che a Diawara è stato offerto un rinnovo a determinate cifre quando c’erano giocatori che non vedevano mai il campo ma guadagnavano il doppio di lui. Lo avevamo evidenziato a gennaio, siamo andati avanti ad elemosinare fino ad aprile, poi abbiamo detto basta. Dal club arrivavano pressioni enormi, il ragazzo iniziava a perdere tranquillità e alla fine ha preferito allontanarsi da tutto e da tutti. Parliamo di una situazione complicata e molto delicata per tutti, ma non di un piano preordinato o premeditato, come ho letto più volte. Per mille motivi si è arrivati ad un punto di completo scollegamento tra il club e il giocatore, quindi abbiamo optato per questo tipo di atteggiamento. Quello che conta è il risultato finale: il Bologna ha realizzato una plusvalenza enorme e il ragazzo è andato a giocare in una squadra di vertice. Tutto ciò che nel frattempo si è scatenato attorno a Diawara è il classico gioco delle parti, il Bologna ha tutelato i suoi interessi e io quelli del mio assistito".

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