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Bologna, Bianchi richiesto in Cina

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-02-2014 - Ore 10:15

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Bologna, Bianchi richiesto in Cina

Sono due le formazioni della Chinese Super League che vorrebbero portare in Oriente Rolando Bianchi: oltre allo Shanghai Shenhua, ex squadra di Didier Drogba e Nicolas Anelka, c’è l’interesse anche di un’altra squadra di Guangzhou (o Canton, che dir si voglia), il Guangzhou R&F rivale della formazione a cui è recentemente approdato Alessandro Diamanti.

Se da una parte all’Evergrande c’è Marcello Lippi — che in polemica con la Federcalcio cinese ha disertato la gara di Supercoppa persa dai suoi e con in campo tutte le riserve — al Guangzhou R&F in panchina c’è Sven Goran Eriksson, il tecnico che da manager portò al Manchester City nell’estate 2007 proprio Bianchi dalla Reggina. Non ne rimase entusiasta, tanto che a gennaio Bianchi fu messo sul mercato dai Citizens, ma in Cina la musica è diversa e uno come «Rolly» farebbe comodo, specie in un derby che vedrà sull’altra sponda uno come Diamanti, un assoluto crack per il campionato cinese. Ma a Casteldebole l’idea è quella di respingere ulteriori assalti orientali, anche se l’offerta da 2,5 milioni di euro per un giocatore arrivato a costo zero la scorsa estate è, specie da un punto di vista del bilancio, molto vantaggiosa, per non parlare del triennale da circa due milioni di euro a stagione (circa il doppio dello stipendio attuale) che sarebbe pronto per Bianchi sia a Shanghai che a Canton.

Sondaggi che ieri il procuratore di Bianchi, il fratello Riccardo, ha nuovamente confermato: «Per ora siamo ai sondaggi, ma ci sono stati. Il Bologna però ancora non ci ha detto nulla e in questo caso le prime a mettersi d’accordo dovrebbero essere le due società. Per ora mio fratello sta bene in Emilia e ora che sta bene anche fisicamente vuole contribuire a salvare il Bologna: se la società dovesse dirci qualcosa e l’offerta fosse allettante, valuteremmo». Non ha parlato l’attaccante, che si è limitato a scherzare su Twitter riguardo alle offerte cinesi, commentando un’immagine dello storico magazziniere del Torino e amico di Bianchi, Tony Vigato, con in testa qualcosa di simile a un cappello orientale e la scritta «Se vai in Cina lui è pronto a seguirti». Ma da Casteldebole tutti assicurano che le offerte per Bianchi non saranno prese in considerazione, soprattutto considerando la pericolosa situazione di classifica. «Avessimo trenta punti potremmo anche pensarci, ma con la classifica attuale no», spiegava ieri un dirigente rossoblù. Ballardini infatti rimarrebbe con i soli Acquafresca (tuttora acciaccato), Moscardelli e Paponi alla voce prime punte: anche per il tecnico, che a gennaio ha confermato Bianchi in rossoblù e che già non è stato tenero verso la società sulla cessione di Diamanti, la cessione «non s’ha da fare». Lo stesso che in queste ore dicono anche a Casteldebole, ma ha valenza relativa, visto Diamanti...

Fonte: Corriere della Sera

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